Secondo quanto emerso negli ultimi tempi, i rallentamenti dei treni della linea Reggio-Guastalla, con tanto di soppressione (almeno parziale) delle fermate in quattro stazioni per poter limitare il problema ritardi, sarebbe legato alle necessità di attivare il Scmt (Sistema controllo marcia treno), che garantisce sicurezza a strutture e persone. Ma già quattro anni fa l’allora sindaco di Bagnolo, Gianluca Paoli, ora capogruppo di opposizione, aveva segnalato direttamente alla presidenza della Regione, oltre che pubblicamente anche sul Carlino, come quel sistema risultasse già antiquato, sottolineando invece le potenzialità dell’altro sistema, denominato Ertms, che sarebbe stato migliorativo anche sulle linee locali reggiane.
Paoli già nel 2020 consigliava "di non insistere su una tecnologia destinata a essere dismessa dal 2026". "E in alternativa – aggiungeva l’ex sindaco – chiedo che si pretenda da Fer almeno la configurazione del sistema Scmt alle reali condizioni delle nostre linee, con numerosi passaggi a livello e tante fermate. Condizioni che mal si adattano a parametri di funzionamento studiati per le lo standard delle linee Rfi, applicati direttamente da Fer, senza alcun adattamento alle nostre linee". Parole che ora sembrano dare ragione a quelle tesi, vista la situazione della linea Reggio-Guastalla.