"Troppi casi di Covid, teniamo la mascherina"

Il sindaco di Rubiera Cavallaro pubblica un post su Facebook in cui esprime le sue perplessità sull’abbandono delle restrizioni

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"Tenere le mascherine un altro po’ non dovrebbe essere un problema". Lo sostiene il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, in un suo messaggio pubblicato due giorni fa su Facebook. A detta del sindaco, visto il progressivo aumento dei nuovi casi riportato dai dati, non ci sarebbero le condizioni necessarie per allentare le misure di prevenzione.

Sindaco, nel suo post cosa intendeva con "bisognerebbe valutare la situazione e assumersi le responsabilità di qualche scelta"?

"Il primo auspicio è che se ci sono valutazioni da fare, vengano fatte dal Comitato tecnico scientifico nazionale, qualora questo non avvenga, credo sarebbe legittimo chiedere ai sistemi sanitari regionali o provinciali di assumere qualche iniziativa di potenziamento della prevenzione".

Anche con la fine dello stato di emergenza?

"A maggior ragione. La fine dello stato di emergenza responsabilizza i territori ed è corretto che questi esercitino con lucidità e correttezza questa responsabilità".

Quali sono allora le restrizioni indispensabili ?

"Le indicazioni tecniche è giusto che provengano da chi ha le competenze per darle. Io citavo le mascherine perché sono in assoluto la questione più semplice, vistosa e senza particolari ’contraccolpi’ per alcuna attività. Personalmente, non credo che ci siano da adottare misure di chiusure o altro. Solo da mantenere quel po’ di prevenzione che può essere utile ad evitare che ci sia una esplosione di contagi peggiore".

Nonostante la terapia intensiva sia vuota?

"La terapia intensiva è vuota è vero. Però avere più di 6500 cittadini reggiani che non possono uscir di casa, andare al lavoro, andare a scuola non è un problema da ignorare".

Una situazione non rosea.

"Allora, io ho intrecciato le preoccupazione di diversi medici in questo caso, proprio ’dottori’, che sono estremamente preoccupati da ciò che stanno vedendo e devono affrontare. Chiedere quindi una riflessione scientifica sull’attuale situazione, penso sia semplicemente responsabile. Senza generare allarmismi di alcun tipo, ma anzi concorrendo a dare a tutti la serenità che la situazione sia sotto controllo e si evolve in modo sostenibile per la sicurezza di tutti dimostrando anche rispetto per coloro che sì, son pochi, ma stanno battendosi con le forme più dure della malattia".

E se fossimo di fronte a una fase di endemizzazione?

"Questo credo sia utile lo dicano, appunto, medici e scienziati: non la data di scadenza di un decreto. Se è tutto ok, meglio davvero per tutti. Lo dico con estrema fiducia".

Rosaria Napodano