Troppi clienti con precedente penali: chiuso il Bar Caribe di via Roma

’Squalifica’ record per l’esercizio in pieno centro storico. Il provvedimento del questore Ferrari ha validità per undici giorni

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Undici giorni. Se non è un record, poco ci manca. E’ questa la durata del provvedimento con cui il questore di Reggio, Giuseppe Ferrari, ha decretato la chiusura forzata del Bar Caribe di via Roma. Una decisione presa alla luce delle innumerevoli risultanze investigative e pure dall’alto numero, evidentemente, di segnalazioni, relativo all’esercizio pubblico situato in pieno Centro storico e fattualmente mal frequentato a qualsiasi ora del mattino o del pomeriggio.

I sigilli ed il provvedimento sono stati notificati, e affissi, ieri mattina dagli stessi agenti in forza a via Dante, ma il lavoro di approfondimento e indagine svolto dagli operatori del dipartimento di Polizia Giudiziaria e della Divizione Amministrativa Sociale, risale addirittura all’inverno scorso.

Infatti, nel periodo tra il 17 dicembre ed il 23 dicembre del 2021, e successivamente tra febbraio e aprile di quest’anno, agenti dei due dipartimenti suddetti, supportati in ogni loro ispezione, dagli agenti delle Volanti, sempre della questura reggiana, si sono recati al bar Caribe per svolgere gli opportuni approfondimenti. Il tutto a seguito di numerose segnalazioni ed esposti che i cittadini residenti tra via Roma, via Bellaria, via Secchi e via Filippo Re hanno presentato agli uffici della vicina via Dante.

Va da sé che, effettivamente, come sottolineato poc’anzi, la frequentazione e la presenza anche in strada di personaggi ‘particolari’ risultava ben visibile agli occhi di chiunque passasse in quella specifica zona di via Roma sia al mattino che al pomeriggio. Certamente destando un minimo di allarme e qualche preoccupazione, in una zona sicuramente non immune da episodi di cronaca ‘nera’, alcuni avvenuti anche nel recentissimo passato.

E, in effetti, quanto riscontrato dai controlli compiuti dalla polizia ha sostanzialmente confermato e avvalorato gli esposti presentati dai cittadini. Infatti, quello che è emerso, è stata una consistente casistica di assembramenti non conformi alla legge e, soprattutto, l’assidua presenza di soggetti con precedenti penali o comunque già ampiamente conosciuti da parte delle forze dell’ordine cittadine, con un elevato tasso di pericolosità sociale, come detto"‘stazionanti per ore davanti all’esercizio stesso". Le risultanze di questa attività di approfondimento investigativosono state poi presentate al questore Ferrari, il quale, in quanto Autorità provinciale di pubblica sicurezza, utilizzando il dispositivo contenuto all’interno dell’articolo 100 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, ha provveduto alla chiusura per i suddetti 11 giorni del Bar. Lo stesso articolo 100, sottolinea che è facoltà del questore, qualora si ripetano comportamenti e presenze tali da turbare l’ordine e la sicurezza pubblica, di revocare definitivamente la licenza.