ANTONIO LECCI
Cronaca

Trovata morta nel letto. Il compagno fermato per omicidio volontario e portato in carcere

Daniela Coman, 48enne di origini romene, è stata trovata senza vita. Era sotto un piumone nell’appartamento del 45enne a Prato di Correggio. Peter Pancaldi si è avvalso della facoltà di non rispondere in caserma.

Daniela Coman, 48enne di origini romene, è stata trovata senza vita. Era sotto un piumone nell’appartamento del 45enne a Prato di Correggio. Peter Pancaldi si è avvalso della facoltà di non rispondere in caserma.

Daniela Coman, 48enne di origini romene, è stata trovata senza vita. Era sotto un piumone nell’appartamento del 45enne a Prato di Correggio. Peter Pancaldi si è avvalso della facoltà di non rispondere in caserma.

Aveva 48 anni Daniela Coman, impiegata di Sassuolo di origini romene e madre di un bambino, rinvenuta senza vita mercoledì sera, in un appartamento di Prato di Correggio.

L’hanno trovata vigili del fuoco e carabinieri intorno alle 22, sfondando la porta blindata al primo piano del palazzo di via Dinazzano 35/2, nella casa dell’uomo che frequentava da qualche tempo, Peter Pancaldi, 45 anni, di origini modenesi.

Lo stesso uomo che nella tarda serata di ieri è stato portato in carcere a Reggio Emilia dopo il provvedimento di fermo emesso dal pm alle 22,30. L’uomo è indagato dalla procura di Reggio Emilia per l’omicidio volontario della donna, nonostante ieri si sia avvalso della facoltà di non rispondere davanti al sostituto procuratore Valentina Salvi e al suo avvocato d’ufficio, Annalisa Miglioli. Un interrogatorio lampo, durato appena un’ora, comprese le formalità di rito, dalle 16 alle 17.

Ma secondo chiunque abbia parlato con Daniela di quella relazione che lei definiva "tossica" sarebbe stata l’ennesima tragedia annunciata.

Il corpo di Daniela Coman era nel letto, sotto un piumone, senza segni apparenti di violenza. Ma fin da subito gli inquirenti hanno sospettato che quella non fosse una morte naturale.

L’allarme era stato lanciato poco prima dalla sorella della donna e dal suo ex compagno: da due giorni non rispondeva al telefono. "Se dovesse succedermi qualcosa andate a cercarmi a questo indirizzo. Ho paura", aveva detto a chi le voleva bene.

Aveva raccontato delle botte di lui, della "continua ricerca di soldi per la droga" e anche di un tentativo di strangolamento.

Tanto è bastato. Per questo gli investigatori sono scattati così rapidamente nelle ricerche lampo e si sono diretti all’indirizzo di casa dell’uomo. Una casa in cui Pancaldi, dicono i vicini, abitava da pochi mesi, circa da Natale.

Fuori dal palazzo, però, non c’era l’automobile della donna.

Una volta trovato il cadavere della donna l’appartamento è stato messo sotto sequestro è scattata la caccia all’uomo.

Peter Pancaldi, che aveva lavorato per una ditta di autotrasporti, è stato trovato poche ore dopo, nella stessa notte, a bordo della Peugeot 208 di Daniela, nel Modenese. I carabinieri di Reggio – che portano avanti le indagini – per trovarlo hanno seguito le tracce della targa dell’utilitaria di Daniela, inserendo i dati all’interno dei database delle telecamere di videosorveglianza disseminate sul territorio. La ricerca era stata diramata a tutte le forze di polizia d’Italia.

E poco dopo è arrivato il segnale: l’auto si trovava a Modena.

Così gli uomini dell’Arma lo hanno trovato, in apparente stato di alterazione.

È stato poi scortato a Reggio dai carabinieri, nella caserma di corso Cairoli, dove è rimasto tutta la notte e tutta la giornata. Anche se ancora nella tarda serata di ieri non era stato emesso un fermo giudiziario nei suoi riguardi.

La donna, impiegata in una ditta di elettronica di Baggiovara, si era separata dal padre di suo figlio circa un anno fa.

Fino ad allora – raccontano gli amici – aveva vissuto una vita tranquilla a Sassuolo. Era solare e piena di vita.

Poi l’incontro con Pancaldi, stando alle testimonianze, avrebbe segnato l’inizio di una relazione scandita dalle sofferenze.

Pare che l’uomo avesse problemi di tossicodipendenza e alcuni vicini hanno riferito di comportamenti fuori controllo.

Quando è stato possibile, gli investigatori hanno iniziato a interrogarlo, per ricostruire i fatti e il contesto della relazione tra i due. Da alcune fonti è filtrata l’informazione che avrebbe inizialmente fatto parziali ammissioni, ma non sono arrivate comunicazioni ufficiali dalla Procura e dai carabinieri reggiani.

Nella denuncia di scomparsa proprio l’ex avrebbe fatto riferimento alla preoccupazione per il rapporto che Daniela aveva con il nuovo compagno. E sembra che lei si fosse di recente sfogata con una parente sui comportamenti dell’uomo.

(Ha collaborato Antonio Lecci)