Green Economy, maxi truffa alla Regione. Sequestri per oltre 4 milioni

Tre imprenditori che avevano effettuato presunti investimenti nella green economy sono stati denunciati

Operazione della Guardia di Finanza

Operazione della Guardia di Finanza

Reggio Emilia, 24 luglio 2019 - Una truffa ai danni del Fondo Energia Emilia Romagna è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha sequestrato beni per oltre 4 milioni di euro. Tre imprenditori che avevano effettuato presunti investimenti nella green economy sono stati denunciati per aver beneficiato indebitamente di contributi pubblici e per essersi appropriati dei relativi fondi.

Le indagini, coordinate dalla procura di Reggio, sono scattate nei confronti di tre società con sede a Reggio Emilia, Roma e Farini (Piacenza); due di queste risultavano aver sostenuto ingenti investimenti nel 2015 per realizzare un impianto di biomassa destinato a produrre energia pulita utilizzando rifiuti e residui di origine biologica nel comune di Ostellato (Ferrara). Una terza società risulta indagata per aver fornito beni, materiali e lavorazioni per la realizzazione dell'impianto. 

Ma la costruzione non era mai avvenuta, nonostante fossero state emesse false fatture per l'acquisto di materiali e la realizzazione dell'opera. Sul posto, hanno accertato le Fiamme Gialle, c'era solo un terreno agricolo. I contributi regionali, invece, erano transitati sui conti correnti personali degli indagati: transazioni finanziarie per oltre due milioni di euro.

Al centro delle indagini un imprenditore di Cassino (Frosinone) di 41 anni e il fratello, oltre a un 60enne reggiano: sono stati denunciati per truffa aggravata e reati tributari.

Il tribunale di Reggio Emilia ha quindi emanato un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per 'valore equivalente' su 19 immobili, tre appartamenti e garage, quattro assegni per circa 180mila euro, disponibilità finanziarie sui conti di circa 23mila euro, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.