"Turismo d’Appennino, è allarme personale"

Ferretti, assessore dell’Unione: "A nessuno piace lavorare quando c’è festa. Poi c’è chi si accontenta del reddito di cittadinanza"

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di Settimo Baisi

La presenza a Castelnovo Monti degli atleti della Volley Cup, ha rafforzato l’onda del turismo di primavera: 9 squadre under 17 hanno riempito gli alberghi del capoluogo montano e tanti genitori e addetti ai lavori hanno trovato posto nei bed & breakfast dell’Appennino reggiano. Oltre 400 presenze generate dal torneo, un ulteriore segnale del boom di presenze registrato nel week end di Pasqua.

Ma nelle giornate in cui il turismo ha riabbracciato l’Appennino reggiano è scoppiato il tema del lavoro. Di fronte alla soddisfazione degli operatori turistici della montagna per questa sperata, ma quasi inattesa presenza turistica, è stata segnalata la difficoltà di trovare personale.

"Le difficoltà di trovare giovani disposti a impegnarsi nel settore turistico sono note - dice il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, assessore al turismo dell’Unione Comuni Appennino -: a nessuno piace lavorare sabato e domenica o a Ferragosto quando tutti fanno festa, poi c’è anche chi si accontenta del reddito di cittadinanza o della cassa integrazione. Il turismo è un settore che ha bisogno di personale qualificato, che può essere fisso, stagionale o a chiamata, ma i giovani aspirano, giustamente, oltre alla libertà nei giorni festivi, a un posto fisso. Però quando si tratta di lavoro vicino a casa e che vale la promozione del proprio territorio, varrebbe la penna fare una riflessione e non lasciare che siano gli altri a risolvere i nostri problemi. E’ allarme personale perché le strutture ricettive hanno bisogno di operatori qualificati, in particolare camerieri e cuochi. Come assessore dell’Unione ho cercato di affrontare il problema anche con la scuola, in particolare alberghiera".

In questi ultimi anni si è affermato l’Istituto Mandela di Castelnovo Monti, dal quale ogni anno escono giovani molto preparati nel settore turistico alberghiero. "Il sistema scuola-lavoro funziona se applicato nel momento giusto - aggiunge Ferretti –, non si possono affiancare gli studenti agli operatori turistici quando il turismo è fermo. Nel nostro territorio la scuola funziona se la presenza degli studenti avviene in occasioni di feste e vacanze, solo in quei momenti possono rendersi conto della catena del lavoro, apprenderne il ritmo, le particolarità e mettere in pratica tutto quello che hanno imparato a scuola".

"La difficoltà di reperire personale nelle strutture turistico-alberghiere - dice il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini - è emersa nella sua reale dimensione proprio in occasione di queste festività pasquali. Il problema riguarda albergatori e ristoratori delle aree turistiche dell’Appennino che, soprattutto nei weekend, non riescono a trovare personale disponibile e all’altezza del servizio richiesto. Un problema che dovremo affrontare subito con gli operatori turistici e con la scuola".

In tutto questo vede un risvolto positivo la responsabile del sindacato Cgil zona montana, Silvia Dalla Porta: "Comprendo le difficoltà che incontrano gli operatori turistici nel reperire personale e bisogna fare un discorso molto più ampio. E’ importante che nella nostra montagna ci sia richiesta turistica e anche di lavoro. Ci sono poi diverse forme di assunzioni e anche gli operatori turistici devono adeguarsi, assumere le loro responsabilità e magari applicare i contratti più convenienti per i lavoratori. Anche qui vale il principio domanda e offerta".

Al Presidente della Valle dei Cavalieri di Succiso, Dario Torri, che per primo ha lanciato l’allarme sulla carenza di personale che a volte costringe gli operatori a ridurre il servizio, fa eco il responsabile di Turismo Appennino, Marco Giannarelli, che oltre agli impianti sciistici gestisce il Park Hotel di Cerreto Laghi. "Non si trova più nessuno disposto a sacrificare il weekend e periodi di festa nel lavoro. Anche le conduzioni familiari hanno bisogno di integrare con qualche esterno che non si trova né qui né altrove. Dobbiamo ricorrere, se siamo fortunati, agli stranieri".