Non si è spento l’eco del 72° Torneo della Montagna. Vediamo le squadre promosse e quelle bocciate fra le 14 protagoniste della manifestazione.
VILLA MINOZZO
9
Trionfa da imbattuto in una combinazione astrale di numeri: 5 come gli anni di assenza dal Montagna, 47 gli anni dall’ultimo successo, 40 il digiuno di tempo da una finale Dilettanti.
Per il mix vincente si è affidato a Filippo Canovi, mister deb, ad un nucleo di locali con sete di riscatto e ad esterni di qualità integrati alla perfezione (l’ex pro Ferrario, il talentuoso Bruschi pescato fra gli svincolati dopo un biennio in Serie C e infine l’argentino Spinola, asso della finale con una doppietta). Alchimie. CERVAREZZA
8
Abdica sfiorando la remuntada da 0-3 contro il Villa Minozzo nel seguitissimo epilogo del Maracanà.
Si conferma il Real Madrid della competizione grazie alle 5 finali raggiunte nelle ultime 7 edizioni. Abbonati alla prima fila.
BORZANESE
7.5
Coi grandi centra i quarti arrendendosi di misura al Cerva, mentre nei baby si laurea campione per l’ottava volta affidandosi a mister Gianluca Notari che con una perfetta tattica doma il Tricolore Carpineti. Ottimo riscatto per il club che l’anno scorso uscì in malo modo nel girone con lo scudetto cucito sul petto. Specialisti. TRICOLORE CARPINETI VALESTRA
7
L’unione fa la forza e porta in dote una semifinale Dilettanti e una finale Giovanissimi. In entrambi i match versa lacrime amare: la truppa di mister Muratori si arrende ai penalty (incredibile 0 su 4 dal dischetto) contro il Cervarezza più volte graziato dal bomber Motti e da capitan Spadaccini nei tempi regolamentari, mentre i baby vengono traditi da emozione e nervosismo nella finale davanti al proprio pubblico. Hanno comunque il merito di aver battuto durante le eliminatorie i futuri campioni nel match più spigoloso della categoria. Ricambio generazionale assicurato dai classe 2006 Pantani e Ruggi già a segno nei Dilettanti. Futuribili.
CERREDOLO
7
Nel secondo anno dal rientro, migliora centrando la semifinale del Centro Coni vinta con merito dal Villa Minozzo.
Propone esterni di qualità come il bomber Valenta, il mediano Remedi, il guardiano Lagomarsini su un gruppo locale ben affiatato. Temibili. SPQM MONTECAVOLO
6.5
Al debutto assoluto colleziona un quarto e una semifinale in cui mette alle corde i futuri campioni della Borzanese. Fatale un venerdì sera in cui aveva chiaramente espresso la volontà di non giocare nel discusso calendario della fase ad eliminazione diretta. Beffati. OLIMPIA ROTEGLIA
6.5
Alla sua terza esperienza, non riesce a superare lo scoglio quarti di finale. Si arrende di misura al Villa Minozzo sul neutro di Albinea, dando vita alla gara più spettacolare dell’intera kermesse con fior di giocatori da entrambe le parti. Nei baby si presenta ad una semifinale con appena tredici elementi. Vacanzieri.
GATTA
6.5
Incassa una doppia eliminazione nel girone con grandi e piccoli.
L’estate comunque passerà alla storia grazie agli Juniores del trainer Zannoni che conquistano il primo hurrà per il sodalizio granata del presidente Marazzi entrato così nell’elite dei pochi club capaci di trionfare in tutte e tre le categorie. Rinfrancati. COLLAGNA
6.5
Nell’insidioso girone a 6 squadre, passa come terza, eguagliando così i quarti di finale dell’ultima edizione. Due gol a freddo contro il Carpineti segnano irrimediabilmente la sfida sul neutro di Vetto. Montanari.
QUERCIOLESE
6
Rispolvera il panoramico campo di San Giovanni di Querciola grazie al suo factotum Italo Bonini. Per poco non vi batte il Cervarezza salvato dalle parate del suo numero uno Malpeli. Coi baby passa alla seconda fase dove incassa una severa cinquina nella ripetizione del quarto col Carpineti, rinviato per un black-out all’illuminazione sul nulla di fatto dopo il primo tempo. Oscurati.
LEGUIGNO
6
Il neo-entrato locale doc Alinovi suona la carica con gol e assist al debutto casalingo nel poker servito alla Querciolese. Non riuscirà a trovare la continuità per approdare fra le magnifiche 8, mentre i Giovanissimi si arenano nei quarti contro l’Spqm. Estemporanei.
BAISO
5
Torneo con pochissimi squilli per una storica della manifestazione. Saluta la compagnia nello spareggio con l’Olimpia Roteglia, gelato da 3 reti in avvio. Continua la politica dei soli 4 esterni per dare spazio al nucleo locale, mossa utilizzata in passato anche dal Cavola pentacampeones di inizio millennio. Nostalgici.
FELINA
4
Zero punti nei seniores ed eliminazione ai quarti coi baby. Appena due estati fa si sedeva sul trono: non è girato nulla per il verso giusto, dagli infortuni alle scelte degli esterni. Per il match decisivo, il locale Cilloni deve dare forfait dopo essere scivolato sulle scale di casa appena lavate. Iellati.
VETTUS
4
Bilancio mai così magro per una big del torneo: solo 3 pari nei Dilettanti con eliminazione prematura in entrambe le categorie. Unico squillo la remuntada esterna da 0-3 a 3-3 con la Borzanese che poi si vendicherà con un pesantissimo 1-5 sul terreno enzano. Ridimensionati.