"Tutto un mangi e bevi". Lega contro la città di spritz e dj-set: "Diversificate l’offerta"

Il capogruppo Roberto Salati si schiera con i residenti anonimi dei teatri "Inutile dire che sono ’gusti personali’. Le opinioni vanno rispettate. Sarebbe bene puntare di più sulle nostre eccellenze reggiane".

"Tutto un mangi e bevi". Lega contro la città di spritz e dj-set: "Diversificate l’offerta"
"Tutto un mangi e bevi". Lega contro la città di spritz e dj-set: "Diversificate l’offerta"

Una città tutta dedicata al "mangi e bevi", senza diversificazione dell’intrattenimento. È questa l’accusa che muove Roberto Salati, capogruppo della Lega in sala del Tricolore, facendo seguito alle proteste di alcuni anonimi residenti intorno ai teatri.

"Nel fare il lungo elenco delle iniziative che hanno animato il centro storico – attacca Salati – la giunta dimentica che spesso il concetto di quantità non va di pari passo con quello di qualità. A vedere l’offerta che si è sviluppata in questi mesi a Reggio, la giunta ha scelto di puntare per lo più sul modello di città ‘mangia e bevi’, anziché diversificare".

Era proprio questo il punto messo a fuoco dai residenti in una lunga lettera, dove si attaccava in particolare l’iniziativa dello street food organizzata da Confesercenti nello scorso weekend che ha portato centinaia di persone in piazza Martiri del 7 Luglio.

"L’opinione dei cittadini va sempre rispettata, che piaccia o no – continua Salati –, non bollata come “gusti personali” o “opinione poco autorevole”. Del resto fa un po’ sorridere che l’assessore inviti al dialogo i cittadini, quando questa è la giunta delle scelte calate dall’alto". La responsabile del Commercio Mariafrancesca Sidoli era stata chiara nella replica al comitato di cittadini anonimi: "I residenti dei teatri non si nascondano e vengano ai tavoli a dialogare". Un messaggio diretto e senza sconti verso i cittadini, la cui lamentela è stata derubricata a "una pretestuosa ricerca di polemiche". Vero è che non esiste una persona fisica che sia stata disposta a mettere la faccia davanti alla protesta, cosa abbastanza inusuale per un comitato.

Salati però non cerca il pelo nell’uovo e prosegue: "La città non può vivere solo attraverso dj set, street food o festival dello spritz. Eppure il format proposto è sempre questo, cambia solo il contenitore. Non esiste una diversificazione. Dov’è l’offerta culturale? In cosa si concretizza? L’assessore alla Cultura che cosa ne pensa?". Per il capogruppo della Lega va puntato tutto "sulle eccellenze reggiane e collaborando con gli operatori locali, magari prendendo spunto dalle città limitrofe". E difatti nella stessa lettera dei cittadini si citavano i casi di Modena e Parma, l’una con ‘Stuzzicagente’ per promuovere e sostenere i ristoratori e i locali del centro, l’altra con ‘Settembre Gastronomico’ che coinvolge e valorizza le tradizioni locali e le mette anche a confronto con realtà internazionali.

E siccome la primavera del 2024 si avvicina, Salati si spinge anche sul piano elettorale: "Leggiamo che si sentono scoraggiati e delusi. Li comprendiamo, ma sarebbe il tempo di convogliare questa delusione nelle urne. Il ballottaggio non ha insegnato nulla al sindaco Vecchi che ha governato, o almeno è questa la percezione, secondo una logica del tirare a campare o facendosi vanto del successo di altri. E’ tempo di cambiare".