
Uiltrasporti – per voce del segretario regionale Gianluca Ni (foto) – in una lettera inviata a Seta, all’amministratore delegato Riccardo Roat e al responsabile delle relazioni industriali Marco Cervi, chiede "un incontro urgente da concordarsi e tenere a stretto giro".
La richiesta nasce "da quanto emerso nell’incontro del 30 agosto scorso, riguardo gli ’incentivo alla produzione per i pre 2012’, incontro nel quale – ricorda il sindacato – è stato confermato sia dall’azienda che da altre organizzazioni sindacali che la nostra organizzazione era stata esclusa da una riunione inerente lo stesso argomento ma dedicata agli assunti posti 2012, discriminando di fatto la Uiltrasporti e contemporaneamente negandoci di poter adempiere alle nostre funzioni sindacali".
"Siamo a ricordare a codesta direzione aziendale – aggiunge Neri – che la scrivente segreteria ha sottoscritto l’accordo ’per il personale assunto dal 1° gennaio 2012’ e che a prescindere dalla eventuale non sottoscrizione a livello territoriale degli allegati è dovere aziendale convocare la Uiltrasporti su argomenti che riguardano elementi riconducibili al contratto nazionale di lavoro in applicazione o facenti parti dello stesso accordo aziendale e che abbiano carattere generale".
Il sindacato ricorda anche che quanto accaduto potrebbe configurare un comportamento antisindacale.
Pochi giorni fa la Uiltrasporti aveva criticato aspramente le scelte aziendali: "In questi ultimi 15 giorni abbiamo appreso le novità che si sono avute per quanto riguarda i vertici aziendali di Seta, con il cambio dell’Amministratore Delegato e le annunciate dimissioni del Presidente Nicolini, cosa che ci è apparsa più un campanello di allarme che come un solito e consueto cambio di routine. La sensazione che si ha è un po’ quella di chi decide di lasciare perché forse la soluzione migliore, per non ritrovarsi a gestire una situazione a dir poco complicata e di cui, in parte, non si ha nemmeno colpa".
Le critiche sono state indirizzate sulla gestione del trasporto scolastico: "Le perplessità su come lo stesso sarà gestito e su come lo stesso darà garanzia di
essere effettuato sono subito emerse. Difatti chi dovrà dare questa garanzia, Seta, ad oggi si ritrova a dover affrontare una crisi di reperibilità di autisti che ad oggi la porta a contare circa meno 35 autisti rispetto a quello che secondo lei dovrebbe essere l’organico minimo per poter effettuare il servizio. Sicuramente ci si ritrova di fronte ad un problema di carattere nazionale, anche le altre aziende da
nord a sud fanno fatica a reperire autisti, ma Seta è stata più brava degli altri a rendersi sempre meno appetibile e a complicarsi la vita".