Un 2019 da genitori baby-sitter Ben 812 si sono dovuti dimettere

Scelta inevitabile non riuscendo a conciliare lavoro ed esigenze dei figli. Il consiglio di Parità: "Dato impressionante"

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Sono 812 in provincia i lavoratori che nel 2019 si sono dimessi per prendersi cura dei loro figli piccoli, non riuscendo a conciliare i tempi di vita con le esigenze di lavoro.

È quanto emerge dallo studio dell’ufficio della consigliera di Parità del nostro territorio, che definisce il numero "impressionante". "I compiti di cura sono quasi completamente delegati alla famiglia e all’interno di essa, in particolare alle donne, siano esse occupate o non occupate. Se pensiamo che questo fenomeno interessi prevalentemente genitori di più figli, stupisce il dato nazionale che rileva che il 60% degli abbandoni riguardi lavoratori e lavoratrici con un solo figlio o in attesa del primo" ribadisce l’associazione. Prima di legare inevitabilmente il dato all’emergenza Coronavirus. "Pertanto sarà fondamentale prestare massima attenzione nel corso del 2020 e in particolare nell’ultimo trimestre dell’anno, quando, una volta esauriti i congedi parentali ‘Covid’, assisteremo al rientro al lavoro, con le non poche incertezze che si profilano all’orizzonte in tema di economia, istruzione e servizi alle famiglie". Intanto, le consigliere di Parità, Maria Mondelli e Francesca Bonomo, hanno siglato un protocollo con l’Ispettorato del lavoro per contrastare il fenomeno delle dimissioni entro i tre anni di vita dei bambini, mettendo in campo tutte le tutele per i lavoratori, a garanzia di una sempre maggiore consapevolezza dei diritti delle madri e dei padri.

Inoltre, la Provincia, in particolare la consigliera con delega alle Pari opportunità, Claudia Aguzzoli, insieme alle consigliere di Parità, sta lavorando alla costruzione di un progetto per approfondire la conoscenza delle condizioni di lavoro delle donne reggiane, a partire proprio dal periodo dell’emergenza Covid, "per capire e proporre interventi, sulle possibili cause dei fenomeni di discriminazione esistenti a danno delle lavoratrici".