REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Un amico serve per dirti quando hai torto"

Per crescere, migliorare e maturare l’amicizia è davvero indispensabile. Soprattutto se è in grado di farti riflettere quando sbagli

L’amicizia è tra le cose più belle della nostra vita e, forse, una delle più complicate. Amicizia è intesa, empatia, sensibilità. Quando incontro un amico provo a decifrare l’espressione del suo viso e riesco a capire se è stanco, arrabbiato, malinconico, ansioso o semplicemente felice: sembra quasi una magia. Qualche anno fa mi domandavo se volevo avere amici: ero giunta alla conclusione che preferivo la mia famiglia. Ma poi sono cresciuta e mi sono accorta che mi ‘servivano’ amici, anche pochi, ma ne avevo e ne ho bisogno. Credo che l’amicizia sia esattamente come un tema: puoi scrivere quello che vuoi, ma devi seguire una scaletta e rispettare la traccia, cioè i suoi principi fondamentali, come il rispetto e la lealtà, ma anche l’empatia, la capacità di comprendere ed entrare in connessione con l’amico. L’empatia, secondo me, è la qualità migliore che si possa avere, perché permette di conoscere i propri limiti nel relazionarsi con l’altro, permette di capire quando si tocca un nervo scoperto. Un errore in cui spesso si cade è quello di aspettarsi sempre e comunque la presenza e la disponibilità degli amici. Ma io non sono d’accordo. Un amico non è costretto a esserci sempre per te, non deve per forza consolarti ogni volta che sei triste, non deve neanche essere sempre d’accordo con te. I momenti migliori noi ragazzi li trascorriamo spesso con i nostri amici. Un vero amico è in grado di renderti felice senza neanche accorgersene, invece noi ce ne accorgiamo quando non c’è più ed è proprio in quel momento che ti rendi conto della sua importanza. Questa sensazione ti appaga e ti accorgi di essere felice, è una condizione unica. Nel film "Un mercoledì da leoni" c’è una frase bellissima sull’amicizia: "Un amico serve quando hai torto. Quando hai ragione non ti serve a niente" e mi ha dato l’occasione di riflettere sul mio atteggiamento di fronte a comportamenti di amici che giudico sbagliati o inadeguati: rimango in silenzio e non esprimo la mia opinione, forse per paura di ferire o di mortificare. Io ascolto sempre, sono più brava ad ascoltare piuttosto che a raccontare, sono rare le volte in cui sono io quella che parla. La mia migliore amica mi rimprovera per questo e ha proprio ragione. A volte taccio perché credo di non aver nulla di interessante da raccontare. Credo comunque sia altrettanto importante ascoltare gli altri. Gli amici sono in grado di farci maturare: io, per esempio, sono molto riconoscente alla mia migliore amica perché mi ha aiutato a migliorare, mi ha fatto guardare la vita da un’altra prospettiva ed è grazie a lei che ho più amici. L’amicizia è bellissima, è una cioccolata calda in un giorno gelido d’inverno.

Agnese Mori II G