DANIELE PETRONE
Cronaca

Un funerale di ‘lotta’ per Sara: "Così come avrebbe voluto lei"

Il corteo per la militante di Aq16: cori, striscioni e adesivi sulla bara. Il fratello: "Grazie sorellina" .

Il corteo per la militante di Aq16: cori, striscioni e adesivi sulla bara. Il fratello: "Grazie sorellina" .

Il corteo per la militante di Aq16: cori, striscioni e adesivi sulla bara. Il fratello: "Grazie sorellina" .

Un funerale come una festa per Sara Marzolino, la 22enne attivista reggiana morta investita da un’auto a Genova la notte fra sabato e domenica di una settimana fa. Fumogeni, bandiere, striscioni, musica, balli, applausi e tante lacrime in un lungo corteo – come quelli che lei stessa ha guidato da referente di Aq16 – per le strade del centro città fino alla sede del centro sociale per un momento commemorativo finale. Centinaia di amici e di membri degli spazi sociali antifascisti si sono ritrovati in piazza Martiri del 7 luglio alle 13,30 di ieri quando è arrivato anche il carro funebre. In tantissimi hanno appiccicato adesivi e scritto frasi a pennarello sulla bara, come fosse un gesso dopo una brutta caduta. "L’amor mio non muore mai", la firma del fratello Andrea che poi ha guidato il serpentone lungo la via Emilia urlando al microfono "grazie sorellina per ciò che ci hai insegnato, per la tua lotta sempre dalla parte giusta, per un mondo migliore". Dietro al feretro anche papà Alessandro e mamma Antonietta, commossi e abbracciati.

Un addio anomalo, con gigantografie di Sara e cartelli a lei dedicati. "Avrebbe voluto così, è sempre stata in prima linea guidando i cortei. Di comune accordo con la famiglia abbiamo pensato che questo fosse il miglior modo per salutarla e rispecchiarla", spiega Silvio Rosati, responsabile di Adl Cobas, tra i tanti che lungo il percorso, assieme a Federica Zambelli, Francesco Paone e Simone Armini di Aq16, Città Migrante e Casa Bettola tra gli altri, hanno preso la parola tra aneddoti e ricordi di Sara. "Questo è per te, giovane rivoluzionaria coraggiosa che non piegavi mai la testa. Sarai in tutte le nostre battaglie e in ogni nostro passo, grideremo anche per te", dicono. Un lungo "Sara vive e lotta insieme a noi", riecheggia per le strade di Reggio. E poi un cheguevariano "Hasta la victoria, siempre. Adelante compañera Sara".