Un girotondo e un bacio per l’addio al piccolo Nikhil

Commovente saluto dei compagni di classe al funerale del bimbo di sette anni. Al termine il volo dei palloncini bianchi verso il cielo. Due le cerimonie

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Una cerimonia commossa per l’addio al piccolo Nikhil Saini, il bimbo di sette anni vinto da complicazioni cliniche probabilmente legate a una patologia cardiaca di cui soffriva dalla nascita. Prima del rito religioso al tempio induista di Novellara, ieri i familiari del bambino hanno accettato di fermarsi per un momento di saluto nel piazzale del cimitero, per un incontro con i compagni di scuola, i loro genitori e gli insegnanti. Presente anche il sindaco Elena Carletti a questo momento di saluto, che si è svolto con una preghiera secondo la tradizione Indù, di cui è fedele la famiglia di Nikhil, per poi far volare al cielo i palloncini bianchi che durante l’addio sono rimasti accanto alla bara, pure quella di colore bianco.

I bambini sono rimasti in rispettoso silenzio ad osservare la bara con la foto del loro amico scomparso. E’ stato un breve girotondo degli stessi bambini, attorno alla bara, realizzato per lasciare un bacio, un saluto, un piccolo ricordo, a conclusione della cerimonia funebre, prima del lancio dei palloncini bianchi, accompagnato da un applauso e dalle lacrime evidenti sul volto di alcune insegnanti.

Dopo questo momento di saluto al cimitero novellarese e la successiva preghiera al tempio Indù, il corpo è stato poi trasferito a Mantova dall’agenzia Bonini, in attesa della cremazione, con le ceneri del bambino che verranno portate in India, nella terra d’origine della famiglia di Nikhil. In lutto il padre Baljinder Saini, la madre Rani Devi, la sorella Mannat, di nove anni, il fratellino Chirag, che domani compirà due anni.

Antonio Lecci