Dal 20 aprile ad oggi 380mila persone hanno visitato il Mercato Coperto. Pare ancora lunga ed in salita la strada di arrivare a quel un milione di presenze annue che i gestori della galleria si aspettano a regime. Da luglio al timone della struttura c’è Stefano Pessina, Development Manager di Sonae Sierra Italy, branca della multinazionale portoghese specializzata in centri commerciali, che detiene l’80% delle quote di "Mercato srl" a fronte del 20% detenuto da Rei Consulting, società reggiana fondata da un gruppo di ex manager Coopsette tra cui Daniele Menozzi, ad.
Negli ultimi 20 anni, ha diretto 8 centri commerciali e ne aperti aperti 4. Il suo mandato è chiaro ma non semplice: sviluppare il settore "Eat & meet", di cui il Mercato reggiano è progetto pilota.
Dottor Pessina, lei è qui per rianimare la situazione del Mercato di via Emilia?
"Per portare a regime. L’obiettivo dichiarato è raggiungere il milione di visitatori annui".
In quanto tempo?
"Difficile dirlo, le tempistiche variano da struttura a struttura. E adesso, a meno di sei mesi dall’apertura, è molto prematuro. I dati sono buoni, abbiamo passato i mesi peggiori che sono luglio ed agosto, e le presenze a fine settembre sono già state 380mila. Non siamo lontanissimi dalle aspettative".
Quanti direttori ha cambiato la galleria?
"Sono la prima vera figura di direttore. Il dottor Menozzi si è occupato della partenza poi, come da nostra procedura per le start up, a Reggio ha lavorato un team dedicato a registrare la macchina. Adesso serve un direttore".
Quanto rimarrà?
"Il mio mandato non ho scadenza particolare. Lascio una struttura quando funziona in modo perfetto, e adesso la previsione è impossibile".
Quei 380mila visitatori quale fatturato hanno generato?
"Non è ancora stato quantificato, ma è in corso un’interlocuzione con le varie aziende che operano nella galleria".
Reggio mostra degli specifici su cui puntate?
"Stiamo cercando di intercettare una clientela molto varia. Alle 7 del mattino abbiamo le colazioni di chi si reca in ufficio, con la possibilità di meeting di lavoro durante la mattinata. La pausa pranzo ha una proposta giovane e veloce, pensata per gli studenti. Il pomeriggio ha come target i ragazzi e le madri con i bambini. La sera proponiamo eventi di vario tipo".
Quali altri esercizi eo servizi devono ancora aprire?
"Sabato è stato aperto lo spazio apertitivi. Poi entro fine anno sono previste le inaugurazioni più importanti: un kebab gourmet, la libreria con spazio caffetteria e la palestra".
Ci sarà più spazio per i prodotti tipici reggiani?
"Premesso che di spazi liberi nei negozi ne è rimasto solamente uno, siamo in trattative con importanti realtà del territorio per allestimenti di spazi temporanei".
Siete criticati per questa assenza di tipicità…
"Noi abbiamo un’offerta diversa, e andiamo ad integrare l’offerta già proposta dai negozianti della città. Crediamo molto in questo, abbiamo dialogato con la realtà reggiana e continuiamo a farlo".
Con chi dialoga?
"Sto programmando incontri con tutte realtà del territorio: devo conoscerle e far conoscere il progetto per poter essere efficace. Ho interlocuzioni in corso con le pubbliche amministrazioni, le associazioni di categoria, anche con le società sportive e gruppi come Uisp".
Avete in previsione eventi iniziative promozionali?
"Certo, abbiamo un fitto programma fino a fine anno con oltre 40 eventi in collaborazione con il Teatro San Prospero, con il Reggio Film Festival, con gruppi musicali local tramite Reggio calling, con le associazioni che si occupano di giochi tradizionali… Fino al fitto programma natalizio".