Nel processo sul rogo divampato il 29 ottobre 2016, nella palazzina di legno ‘Palaghiaccio 1’ a Cerreto Laghi, l’avvocato difensore Claudia Grasselli ha chiesto una consulenza tecnica d’ufficio sulle cause del rogo e per valutare l’apporto causale della mancanza d’acqua da parte dei vigili del fuoco. Il giudice deve a decidere. L’imputato è Vincenzo Prato, legale rappresentante della ditta che curò la sostituzione della stufa, accusato di incendio colposo per 9 appartamenti andati in fumo. Ieri sono comparsi due testi citati dalla difesa, una 48enne e un 72enne, che non hanno risposto in quanto coimputati: il gup li prosciolse nel 2015, la Procura ha impugnato in Appello chiedendo per entrambi il rinvio a giudizio.
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