"Un pellegrinaggio nel luogo della tragedia"

Morte di Pedrazzini, un operatore di Cerrè Marabino: "Vengono a fare le foto". Cresce la rabbia in paese: "La vittima vera? E’ Beppe"

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Cerrè Marabino, borgo fino a poco tempo fa sconosciuto, è diventato tristemente famoso. "In questi giorni è un continuo pellegrinaggio di persone che chiedono e fotografano da fuori il luogo della tragedia - afferma un operatore del luogo –. Non sappiamo più cosa rispondere, ne dicono tante. La verità è che qui abitava un buon uomo, Beppe, è stato trovato morto nel pozzo".

Troppo sconvolti i cittadini di Toano e i parenti di Giuseppe Pedrazzini che, dopo la scoperta della tragica morte dell’uomo, da giorni al centro della cronaca, sono sconcertati di fronte alle ultime ricostruzioni della vicenda e dell’ambito familiare. In particolare hanno fatto scalpore le dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Ernesto D’Andrea sulle condizioni di Riccardo Guida e Silvia Pedrazzini, indagati per il presunto omicidio di Giuseppe Pedrazzini (padre di Silvia e genero di Riccardo). L’uomo è stato trovato morto nel pozzo nei pressi della sua abitazione a Cerrè Marabino di Toano.

"Sono in uno stato d’abbandono e di disumanità totale - ha detto D’Andrea, difensore di Guida e Pedrazzini -. Non hanno denaro e indumenti. Devono ringraziare alcuni bravi parroci della provincia, che con umanità, li hanno ospitati e dato loro qualcosa per mangiare". L’avvocato ha difeso anche i comportamenti dei familiari dopo la scoperta della tragedia, affermando poi che sul mistero di chi abbia chiuso il pozzo artesiano non ci sono indizi o prove. "Pericolo di fuga? Non sono scappati quando hanno saputo di essere indagati. E poi hanno difficoltà di soldi, non hanno vestiti (la casa dove vivevano è sotto sequestro, ndr)", ha affermato D’Andrea.

In paese queste affermazioni hanno fatto discutere. In particolare l’aver visto descrivere come vittime la moglie, la figlia e il genero di Giuseppe Pedrazzini. Parenti e amici della vittima, senza voler replicare pubblicamente, respingono questa narrazione contestando che vi fosse una situazione di povertà. E soprattutto ribadiscono che la vera vittima di questa storia è Beppe.

In attesa che la Magistratura faccia chiarezza sulla dolorosa vicenda, la gente di Toano è profondamente addolorata per la fine dell’amico. L’assessora comunale di Toano, Roberta Ruffaldi, ai microfoni della Rai ha manifestato il proprio dolore per la fine di un "uomo buono ed amato da tutto il paese come Beppe, generoso ed altruista, offriva da bere a tutti e salutava con affetto".

Settimo Baisi