Un piano contro truffe e spaccio

Per diversi Comuni più risorse per contenere il problema degli stupefacenti a scuola e dei raggiri agli anziani

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Saranno erogati anche ad alcuni Comuni della nostra provincia dei fondi, stabiliti dal Ministero dell’Interno, per il contrasto allo spaccio di stupefacenti vicino alle scuole e alle truffe agli anziani. A Reggio, complessivamente, saranno distribuiti 18.166,74 euro per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani. E’ infatti fondamentale, per evitare spiacevoli truffe, promuovere iniziative per sensibilizzare e informare la cittadinanza. Un grave problema, quello delle truffe, che nel passato si è purtroppo registrato in diversi paesi della nostra provincia con colpi spesso compiuti ai danni di persone anziane o sole. In questi casi, per scongiurare odiosi raggiri, è necessario osservare con grande attenzione e prudenza le regole ricordate frequentemente dalle forze dell’ordine.

Il Ministero dell’Interno ha inoltre destinato, in vista della ripresa dell’anno scolastico, ad alcuni Comuni dei fondi per il contrasto allo spaccio di stupefacenti vicino agli edifici scolastici. A Castellarano saranno stanziati 13.320,45 euro, importo simile elargito pure per Guastalla (13.186,89 euro), Novellara (12.889,08), Quattro Castella (12.834,40 euro), Rubiera (13.213,47 euro) e Casalgrande (14.524,17 euro). Il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro esprime soddisfazione per i fondi assegnati al suo Comune: "L’assegnazione – sottolinea il primo cittadino rubierese – di 13mila euro al Comune di Rubiera da parte del Ministero dell’Interno sulla linea ‘Scuole Sicure’ è certamente una bella notizia. Ora possiamo redigere un progetto da condividere con la Prefettura su questo tema. In particolare il Ministero indica di occuparsi della prevenzione dello spaccio e dell’uso di droghe vicino alle scuole".

L’amministrazione guidata da Cavallaro prenderà in esame la possibilità di realizzare dei sistemi di videosorveglianza vicino ai plessi principali. Il sindaco ha pure spiegato che sarà "importante – dice Cavallaro – anche sviluppare progettualità legate alla prevenzione, attività naturalmente da condividere insieme all’istituto comprensivo, attraverso i numerosi percorsi già in essere. Questo perché a Rubiera non abbiamo scuole superiori, sicuramente maggiormente esposte a questo tipo di pericoli per l’età dei ragazzi che le frequentano: è bene, dunque, occuparsi di costruire consapevolezza che ci si potrà portare con sé anche quando si andrà a scuola più lontano da casa".

Matteo Barca