
Disegno di Eva Devito e Hiba Kraiem, III C
Ogni giorno troppe donne subiscono delle violenze fisiche, psicologiche, verbali. La violenza sulle donne non è solo un problema degli adulti, ma riguarda anche noi, ragazze e ragazzi, che dobbiamo imparare fin da giovani a riconoscerla. Non è sempre visibile, fatta di botte o spintoni, ma è anche nelle minacce, nel controllo, nella gelosia eccessiva, nella mancanza di rispetto. Tutti dovrebbero sapere che nessuno ha il diritto di comandare la vita di un’altra persona, decidere per lei o farla sentire inferiore. Situazioni di questo tipo possono accadere ovunque, anche a scuola, e parlarne con un adulto di fiducia è il primo passo per affrontare la situazione.
Le parole hanno un grande potere: possono ferire, ma anche aiutare a risolvere problemi e alleviare le paure. Nessuno merita di sentirsi solo o di avere paura della quotidianità ed è quindi fondamentale trovare il coraggio di parlarne. Al giorno d’oggi è sbagliato limitarsi solo a proteggere le proprie figlie, come si è sempre cercato di fare, ma è ora necessario educare i propri figli a rispettare tutti, anche le femmine. La classe III C della Pertini 2 ha affrontato questo concetto con l’insegnante di inglese, che ci ha spiegato come le donne abbiano combattuto per i loro diritti fino a ottenerli, offrendo lo studio di biografie significative in cui anche la violenza subdola era presente. La violenza non è e non sarà mai una forma di amore.
Hadia Azmat e Beatrice Beretti, III C