
I primi giovanissimi studenti entrarono nell’edificio di viale Umberto I nell’ottobre 1924. Domani l’evento .
di Gabriele GalloSui suoi banchi hanno imparato a "leggere, scrivere e far di conto", decine di migliaia di bambini reggiani, e quello appena terminato è stato, per la scuola Primaria ’Matilde di Canossa di viale Umberto I, l’anno scolastico del centenario.
I primi giovanissimi studenti entrarono infatti nel nuovo edificio (per la cui costruzione svolse un ruolo fondamentale anche un giovane capomastro reggiano, Claudio Riccò, poi partigiano) il primo ottobre del 1924. Per celebrare i 100 anni di vita di quella che è una vera e propria istituzione della città, è stata organizzata una grande festa che andrà in scena nei locali e nel cortile del plesso domani sera, a partire dalle 18.
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ’Amedeo d’Aosta’, Elena Ferrari, e l’assessora alle Politiche Educative del Comune di Reggio, Marwa Mahmoud.
Dopo i loro interventi di saluto avrà luogo un momento di "dialogo a più voci", sulla storia della "Matilde di Canossa" e il suo ruolo nella città e nella comunità educante.
Ad animare la discussione l’ex dirigente scolastica Cecilia Messori, la professoressa Clementina Santi e il professor Antonio Casoli, da anni appassionato ricercatore di tutto quanto riguarda la zona sud della città.
Coordinerà gli interventi, anche di ex studenti della scuola, la maestra Claudia Grasselli, che a fine giugno, dopo 34 anni consecutivi passati dietro la cattedra della ’Matilde di Canossa’, andrà in pensione.
Intorno alle 19.30 è previsto un breve rinfresco, a cui seguirà l’esibizione degli sbandieratori della Maestà della Battaglia di Quattro Castella, per dare il giusto sapore di terre matildiche alla kermesse, dato che, nel secolare percorso della scuola elementare, la contessa Regina d’Italia è sempre stata figura di riferimento anche didattico.
In particolare nel 2018, quando nel parco adiacente al plesso, andò in scena, a cura di insegnanti e genitori, una rievocazione in costume del noto incontro tra Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV, avvenuto proprio alla presenza della potente nobildonna.
Dal 1924 in poi il plesso di viale Umberto I è stato fondamentale nel percorso formativo di tanti personaggi noti della città. Nelle sue aule hanno infatti studiato futuri professionisti della sanità, della musica e soprattutto della Politica. Su tutti Graziano Delrio che, nel 2014, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, inaugurò l’anno scolastico proprio nella sua ex scuola. In tema invece di ricorsi storici, durante la seconda guerra mondiale gli alunni più grandi aiutavano nella coltivazione dell’"orto di guerra", nell’area di fronte all’edificio. Sui tetti erano state invece montate batterie contraeree mentre i bambini, in quel periodo, erano stati sistemati nel seminterrato per ragioni di sicurezza.
Nei giorni della liberazione poi, la cucina della scuola divenne luogo di ristoro per partigiani e soldati alleati all’ingresso in città. La struttura originale dell’edificio è stata ampliata a inizio anni ’60, e ulteriormente rimodernata nel 2006. Proprio nell’ottica di accompagnare gli ospiti, durante l’evento di domani, in un viaggio virtuale nella Storia della scuola, insegnanti e genitori saranno a disposizione per una visita guidata con la visione di materiale d’archivio.