Una commissione consiliare sul caso della joint venture

Venerdì alle 18 – nella sede dell’ex tribunale in via Emilia San Pietro – si terrà la commissione consiliare sulla vicenda Silk-Faw. A chiederne la convocazione, il 28 agosto scorso, erano stati i gruppi d’opposizione MoVimento 5Stelle, Coalizione Civica, Alleanza Civica e Fratelli d’Italia dopo la notizia – riportata dal Carlino – della lettera di messa in mora preparata da 17 dipendenti della joint venture sino-americana.

Le minoranze chiederanno conto anche alla giunta di Reggio dei pagamenti non corrisposti dalla stessa Silk-Faw per i canoni di locazione degli uffici presi in affitto al Tecnopolo, nel riqualificato Parco Innovazione alle ex Officine Reggiane.

"Dai contratti – aveva spiegato la consigliera pentastellata, Paola Soragni – emerge che il 10 giugno 2021, Silk-Faw ha preso in locazione due spazi al Tecnopolo per complessivi 413 metri quadri da Stu Reggiane".

Stu – società partecipata al 70% dal Comune di Reggio e al 30% da Iren Smart Solutions, creata proprio per gestire i riqualificati capannoni del Parco Innovazione alle ex Officine Reggiane – in realtà "aveva solo 213 metri quadri di sua proprietà – continua la Soragni – mentre i restanti 200 sono di proprietà di Ghg, azienda di Albinea dell’ex assessore comunale nella giunta Delrio, Graziano Grasselli. Proprio il giorno prima della concessione in locazione a Silk-Faw dei due spazi, Stu Reggiane ha preso in affitto il locale di pertinenza di Ghg. Subaffittandola di conseguenza a Silk-Faw, assieme all’altro ufficio". Sempre dalle carte, era emerso che Stu Reggiane versa 20mila euro annuali di affitto a Ghg. Mentre Silk Faw dovrebbe versarne 34mila all’anno a Stu per i due spazi. Ma risultava che l’ultimo trimestre non fosse stato pagato.