Si muove anche il Governo sul caso di Saman. La Commissione d’Inchiesta sul femminicidio ha deliberato ieri di avviare subito un’indagine. "È motivo di sgomento – ha spiegato la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione – che una giovane donna possa rischiare la fine che temiamo abbia fatto Saman Abbas, soprattutto dopo aver cercato di salvarsi, chiedendo ripetutamente aiuto alle istituzioni del nostro Paese". Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese (foto) ha risposto ieri al Question Time alla Camera sulla vicenda: "Il Governo è al lavoro su una serie di interventi per migliorare la sicurezza delle donne e condividere col tavolo dell’islam Italiano un percorso per una maggiore integrazione. L’antidoto più efficace ai matrimoni forzati – ha sottolineato la titolare del Viminale – va ricercato in una estesa azione di rete che coinvolga istituzioni e associazioni, per una sensibilizzazione culturale sul rispetto della parità di genere. Ed è fondamentale che la cultura del rispetto diventi parte del processo di crescita e maturazione dei giovani. Quello che deve però essere chiaro è che in nessun modo le differenze culturali possono esimere da una piena adesione ai principi di fondo su cui si basa la nostra società". L’indagine della Commissione così come l’intervento del ministro sono stati condivisi da più forze politiche. Dalla Lega ("L’apertura di un’indagine è un atto dovuto a questa povera ragazza, vittima di quell’integralismo islamico che non tollera la libertà delle donne e rinnega i valori occidentali del nostro Paese") al Pd ("Un’azione concreta affinché il tema dei diritti, dell’emancipazione femminile, del rispetto delle regole riconosciute dalla nostra Costituzione, ma anche i suoi doveri, non si possono piegare e sottacere a ragioni etniche, religiose o famigliari", ha detto il deputato Dem reggiano Andrea Rossi).
dan. p.