Una Grande cena diffusa con la mano tesa in Ucraina

Diciassette appuntamenti su quattordici comuni organizzati da Boorea

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di Stella Bonfrisco

Diciassette cene in quattordici comuni. La Grande Cena torna e lo fa nella modalità ‘diffusa’ messa a punto durante l’emergenza sanitaria: 4 province, 14 città, 17 cene (e pranzi), grandi chef e grandi rezdore e rezdori, centinaia di volontari mobilitati per raccogliere fondi per Ucraina - confermando la consueta attenzione per l’attualità - e altri progetti per il territorio. Dall’8 al 23 giugno Boorea, Arci e Auser scendono in pista per organizzare l’edizione 2022 della Grande Cena. La numero 22, che si conferma in versione allargata, il modello adottato per la prima volta lo scorso anno per cui si moltiplicano gli appuntamenti a base di buona cucina e solidarietà. Una macchina organizzativa complessa, possibile solo grazie alla cooperazione e al volontariato, mastice che consente di ampliare la raccolta benefica. Reggio Emilia, Bibbiano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo nè Monti, Campagnola, Correggio, Luzzara, Poviglio, Rubiera, San Martino in Rio e Scandiano sono i luoghi del reggiano in cui approdano le grandi cene di quest’anno.

Ma l’iniziativa benefica si spingerà anche nelle vicine province di Parma, Piacenza e, novità di quest’anno, anche in quella di Salerno. Precisamente a Tramonti, dove nel mese di ottobre, anche grazie all’amicizia dello chef Giovanni Mandara della Piccola Piedigrotta, sarà possibile esportare la formula made in Reggio che mescola gastronomia e socialità. Circa 1800 i coperti previsti, che saranno allestiti da non meno di 300 volontari. Circoli, centri sociali, bocciodromi, ostelli, arene e parchi, i luoghi in cui vivrà questo eccezionale progetto di solidarietà che in 22 anni è stato in grado di raccogliere circa 440 mila euro destinati alle comunità emiliane e ai luoghi del pianeta che ne hanno più bisogno.

I progetti sostenuti dalla Grande Cena 2022 riguardano la scuola di Zhytomyr in Ucraina, una delle più importanti iniziative culturali italiane in questo Paese; l’aiuto ai rifugiati ucraini nei centri di transito a Leopoli e Palanca e alle donne sole e i loro bambini nella provincia di Herat in Afghanistan, di cui WeWorld si occupa. E ancora i progetti messi in campo dalla Ciac di Parma per dare sostegno ai profughi ucraini arrivati in Italia. La Grande Cena darà aiuto anche Antiviolenza di Piacenza nella Casa Claudia di Correggio, per aiutare le donne vittime di maltrattamenti. E darà una mano concreta inoltre ai Circoli Arci e centri sociali Ancescao dopo il covid e alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica di Verona. Si comincia dunque mercoledì 8 giugno, alle 20, a Binario 49, in città. Le prenotazioni dei posti a tavola si possono già inviare sul sito www.boorea.it, dove si trovano anche tutte le informazioni, il calendario e le location.