"Identità/Mutamento attivismo globale, testimonianza, radici Laetitia Ky - Dan Halter - Franklyn Dzingai - Ikeorah Chisom Chi-Fada" è la mostra che s’inaugura domani alle 18 a Palazzo da Mosto. Una produzione di Flag No Flags Contemporary, Art a cura di Giovanni Nicolini - con il contributo del Comune di Reggio - per avvicinare l’arte africana contemporanea offrendo uno sguardo nuovo, spogliato da pregiudizi e luoghi comuni. L’esposizione, che occupa quattro sale al piano terra di Palazzo Da Mosto, rimane aperta al pubblico (con ingresso libero) fino al 24 novembre (giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19). I giovani quattro artisti di cui vengono proposte le opere - Laetitia Ky, Dan Halter, Franklyn Dzingai, Ikeorah Chisom Chi-Fada - pur avendo una cifra stilistica diversa tra loro solo collegati da un sottile filo che li lega in modo indissolubile da un passato traumatico, che riguarda intere popolazioni. È nell’evidenza invariabile che ancora oggi gli artisti africani per esprimere le proprie concezioni, utilizzino qualsiasi materiale offra l’ambiente circostante. Nelle opere sono sempre presenti codici espressivi: segno di una spiritualità, di un’etica individuale e sociale per cui l’artista non può che percepirsi immagine, modello e parte costitutiva di un mondo in cui è inevitabilmente inserito.
A corredo della mostra, il 21 novembre alle 17, sempre a Palazzo Da Mosto è in programma il convegno "Reggio Emilia-Africa. Dialoghi e Riflessi: l’arte e la cultura come ponti per costruire relazioni, conoscenza e un patrimonio comune". Mentre il 18 e 25 novembre e ancora il 2 dicembre (alle 17) sono aperti laboratori.
Stella Bonfrisco