Una rivoluzione per chi affitta appartamenti

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Annamaria

Terenziani*

Il nuovo Polo Universitario costituisce per la nostra città una straordinaria opportunità. Confedilizia, l’Associazione dei Proprietari di Casa, lo ha colto subito e quando è giunta alla città la richiesta di partecipazione economica, ha dato il suo contributo: per i proprietari di casa si apriva l’opportunità di una nuova forma di locazione, con l’entusiasmo di sentirsi parte di un grande progetto che guarda al futuro dei giovani e della propria città. I proprietari hanno ripensato le proprie case, creando arredi, spazi di studio e di convivialità adeguati a questa forma di ospitalità. Così si assolve anche alla funzione sociale propria della locazione, ovvero quella di consentire la mobilità delle persone.

Il 1° marzo sono entrati in vigore anche i nuovi accordi territoriali in cui si è dettata una disciplina per la locazione parziale, a stanze, dell’immobile. Proprio pensando ai gruppi di studenti. Invece il mondo della casa sta affrontando uno dei momenti più bui. Gli studenti non sono giunti ed il rischio è che come stanno mutando le abitudini legate ai consumi, così si fermi anche la mobilità delle persone. Neppure vi è più sicurezza su di un dato essenziale per chi affitta, ovvero la certezza di poter rientrare in possesso del proprio immobile. Il Governo ha bloccato tutti gli sfratti, anche quelli per morosità sorte in periodo antecedente il Covid, e tale blocco minaccia di perdurare anche nel 2021. Ciò consente a chi non paga affitto e spese condominiali da anni di continuare a farlo, mentre chi sperava di trarre un reddito dall’immobile ora non riesce a pagare neppure il mutuo contratto per acquistarlo. Le testimonianze di questi problemi sono quotidiane e già si assiste ad un effetto devastante sulla propensione all’affitto della propria casa: piuttosto vuota che espropriata.

*Presidente

Confedilizia Reggio