Quale sarà l’aspettativa di vita degli anziani dei prossimi decenni? Un tema affrontato dallo spettacolo “Futuro Anteriore“ in scena stasera alle 21 al Teatro Sociale di Gualtieri. Una rappresentazione su un futuro senza spade laser, alieni e tute spaziali, ma invece con girelli, apparecchi acustici e reumatismi. Partendo dall’idea che una vecchiaia diversa è possibile, “Futuro Anteriore“ immagina prospettive di terza età alternative, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società, né ai confini con la realtà. Uno spettacolo che nasce dall’idea che con il progressivo innalzamento dell’aspettativa di vita, un giovane di oggi si troverà verosimilmente a trascorrere quasi metà della propria esistenza nella cosiddetta età avanzata. Grazie alle continue scoperte e progressi in campo medico, scientifico e tecnologico, nel corso dell’ultimo secolo la speranza di vita è più che raddoppiata, passando da 31 anni di media a inizio Novecento a 71 anni nel 2014 e ai 90 previsti nel 2030. È un’indagine collettiva sul futuro, dove giovani attori esplorano nuovi possibili scenari di invecchiamento, formulando strategie creative per il proprio geriatrico sopravvivere futuro. La domanda a cui si cerca di dare risposta non è più "cosa voglio fare da grande?", ma "come voglio vivere da vecchio?" Con Antonio Anzilotti De Nitto, Matilde Buzzoni, Gloria Giacopini, Matilde Vigna, regia di Giulio Costa, per una produzione di Ferrara Off. Uno spettacolo vincitore dei bandi Siae “Sillumina“ e “Per Chi Crea“, finalista Premio InBox e Premio Cervi 2020.
Antonio Lecci