"Una vergogna e un grande insulto alla città"

Durissima condanna da parte del sindaco Luca Vecchi: "Non c’è provocazione che tenga, non si può essere superficiali su questa vicenda"

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"Quanto accaduto è una vergogna. Inaccettabile. Un grande insulto alla nostra città, al Paese e a tante famiglie che hanno perso qualcuno per mano delle Brigate Rosse".

È una condanna ferma (e "senza alcuna esitazione", come la definisce lui stesso) quella del sindaco di Reggio, Luca Vecchi, furibondo sul caso del concerto della band ‘P38’. "C’è poco da girarci intorno, la storia del terrorismo in Italia, così come in tutto il mondo, è stata drammatica. Ha avuto tante vittime e tante persone hanno subìto perdite durante gli Anni di Piombo. Un periodo che ha messo seriamente a rischio la tenuta delle istituzioni e a durissima prova il quadro democratico".

Il primo cittadino poi replica a distanza al gruppo musicale che si difende parlando di arte. "Non c’è spavalderia, provocazione, satira o creazione artistica che tenga – chiosa –. Non si può legittimare ogni tipo di messaggio. Non si può guardare con superficialità a questa vicenda. Deve esserci il senso del limite, non si può mediare davanti a ciò".

Infine bacchetta il circolo: "Mi auguro che il Tunnel – che ha una storia e un coinvolgimento importante soprattutto verso i giovani del nostro territorio – sappia trovare le giuste ragioni di riflessione con autocritica sull’errore compiuto di cui spero abbiano assoluta consapevolezza. Hanno pesantemente sbagliato e non si può liquidare tutto col tema ‘creatività artistica’. La cultura ha anche il compito di aiutare i popoli a crescere e di certo l’evento del Primo Maggio non è andato assolutamente in questa direzione.

Dimissioni dei vertici? Non sono nella posizione di chiederlo, ma questo gruppo non andava chiamato. Non si può concedere il palco a chiunque, specie a chi lancia messaggi devastanti come quelli che rievocano un periodo di morti e terrore", ha concluso Vecchi.

dan. p.