Urla e botte in pieno centro La rissa allarma i residenti È l’ennesima a Guastalla

I carabinieri intervengono per una violenta lite tra due uomini, che poi provano a scappare. Nei giorni scorsi altri episodi simili o di ubriachezza molesta, sempre nella zona di via Gonzaga.

Urla e botte in pieno centro  La rissa allarma i residenti  È l’ennesima a Guastalla

Urla e botte in pieno centro La rissa allarma i residenti È l’ennesima a Guastalla

Momenti di tensione ieri notte in centro a Guastalla. Per l’ennesima volta si è verificata una violenta lite tra uomini, probabilmente in stato di ebbrezza alcolica. L’allarme è scattato dalla centralissima via Gonzaga, dove sono arrivati i carabinieri dopo le segnalazioni di residenti per una presunta rissa.

Si sentivano urla e rumori di lotta, tanto che alcuni residenti si sono comprensibilmente preoccupati. In breve tempo la situazione è tornata apparentemente tranquilla. Intanto, sono arrivati i militari dell’Arma, verificando che si era trattato del diverbio tra due uomini, già ben noti alle forze dell’ordine.

All’arrivo della pattuglia del 112 uno dei due si era già allontanato, mentre è stato identificato il secondo, rintracciato ancora nella zona.

L’uomo presentava alcune escoriazioni dovute al diverbio appena accaduto, ma alla fine, dopo l’identificazione, ha deciso di rifiutare l’intervento dei soccorsi sanitari.

Già nei giorni scorsi simili episodi di evidente degrado si sono verificati in centro, in particolare nella zona di via Cesarea e piazza della Repubblica, sempre nei pressi di via Gonzaga.

In un caso è stato richiesto l’intervento dei soccorsi sanitari per medicare un uomo – risultato tra i litiganti di ieri notte – che presentava sul volto i segni della colluttazione.

Nei giorni scorsi si è verificata pure una ubriachezza molesta di uno straniero, conclusa con il danneggiamento della vetrina di un salone da barbiere e col ferimento di due persone, finite al locale pronto soccorso per medicare traumi guaribili entro un paio di settimane. Comprensibile la preoccupazione dei residenti.

Antonio Lecci