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Uva, dono di natura: è il momento giusto per gustarla

L'uva è un dono della natura ricco di nutrienti e antiossidanti che contrastano l'invecchiamento cellulare e le malattie degenerative. È il periodo giusto per assaporarla in mille modi.

Da Bacco dio del vino all’arrogante volpe l’uva è sempre stata protagonista nei secoli. Già in Mesopotamia, nell’antico Egitto, in Grecia e a Roma veniva coltivata e lavorata ed era pure coinvolta in funzioni religiose. È ricca di nutrienti importantissimi e l’inizio di autunno è il periodo propizio per portarla sulla tavola. Contiene infatti minerali come il ferro, il rame, ma soprattutto il potassio propulsore indispensabile di numerose reazione biochimiche del nostro organismo. Fra le vitamine spicca la C potente antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi, i temibili artefici dell’invecchiamento cellulare. Stessa funzione hanno i suoi polifenoli e il resveratrolo, anche questi efficaci antiossidanti capaci di contenere non solo l’invecchiamento ma anche le malattie degenerative, tumorali e cardiovascolari. La buccia dell’uva nera ha un maggior contenuto di resveratrolo di quella bianca. L’uva è lievemente calorica attestandosi sulle 65-70 calorie per etto, ma la sua azione benefica ne permette sicuramente un ragionevole consumo. Si apprezza in mille modi: fresca, marmellata, succo, pigiata per fare il vino oppure essiccata che si arricchisce in fibra alimentare così utile all’intestino pigro. In sostanza un dono della natura che purtroppo è disponibile come ’frutto di stagione’ solo una volta all’anno ed ecco che questo è proprio il periodo giusto per assaporarla.

William Giglioli

(medico specialista Scienza Alimentazione)