Vaccini Covid in azienda: a Reggio Emilia 110 imprese pronte

Molte imprese della nostra provincia hanno aderito alle richieste del commissario Figliuolo. Ora, però, si aspetta di conoscere il protocollo definitivo e, soprattutto, la disponibilità delle fiale

Il commissario straordinario all’emergenza Figliuolo con il Governatore Bonaccini

Il commissario straordinario all’emergenza Figliuolo con il Governatore Bonaccini

Reggio Emilia, 14 aprile 2021 - Sono 110, nel Reggiano, le aziende associate a Unindustria che hanno già dato la loro disponibilità per trasformarsi in una sorta di hub vaccinale e poter, così, immunizzare i propri dipendenti. Dopo aver condiviso il progetto con il commissario straordinario all’emergenza, il generale Figliuolo, Confindustria ha iniziato a stilare una mappatura delle imprese disposte a dedicare alcuni dei loro spazi allo svolgersi delle somministrazioni.

A rispondere sono state per la quasi totalità imprese associate a Confindustria nazionale, ma il 15% dei responsi arriva anche da imprese esterne. Nell’arco di appena dieci giorni sono state raccolte oltre settemila adesioni, a livello nazionale, di cui appunto oltre un centinaio provengono proprio dalla nostra provincia. Tra le aziende che hanno aderito alla proposta, ci sono praticamente tutte le imprese più importanti della provincia.

In generale, la richiesta di disponibilità ha ottenuto la maggior parte delle risposte dalla zona Nord del Paese (75%), seguita dal Centro (13%) e il Sud - comprese anche le isole - (12%). In tutta Italia si possono già contare più di 10mila locali, in alcuni casi resi disponibili anche per oltre 3 mesi, che interessano trasversalmente settori diversi. Dai capannoni agli uffici, fino alle stazioni ferroviarie o le palestre. Il protocollo tra Confindustria e le parti sociali che determina e regola la gestione delle vaccinazioni in azienda, è stato firmato a metà della scorsa settimana, alla presenza dei ministri della salute e del lavoro, Andrea Orlando e Roberto Speranza. La grande incognita, la stessa che continua a lasciare l’intera campagna vaccinale appesa a un filo, è sempre la questione delle forniture dei vaccini.

Per questo Cna Confartigianato Reggio preferisce al momento aspettare, prima di mandare avanti tra i suoi associati un’indagine delle disponibilità simile a quella svolta da Confindustria. Non di meno, si aspetta - su indicazione del Governo - di terminare le categorie al momento più fragili, ossia la popolazione più anziana e gli ‘estremamente vulnerabili’. Aprile, da questo punto di vista, potrebbe essere un mese di svolta, considerando che la categoria degli over 80 in Emilia-Romagna si avvicina al raggiungimento dell’immunizzazione - almeno, tutti quelli che hanno deciso di aderire alla campagna. Nella nostra provincia l’intenzione è quella di concludere la categoria degli ultraottantenni proprio in questo periodo, essendo riusciti ad anticipare gli appuntamenti di aprile. Lo stesso è avvenuto per alcune migliaia di prenotazioni della fascia 75-79. Mentre per i 70-74, che hanno iniziato a prenotarsi due giorni fa, la calendarizzazione degli appuntamenti - sempre forniture permettendo - ne prevede circa 5 mila a settimana. Se consideriamo che in provincia i nati tra il 1951 e il 1947 sono circa 20mila in tutto, potrebbero ricevere tutti la prima dose dell’arco di un mese.

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