Vaccino AstraZeneca, 100 rinunce in un giorno a Reggio Emilia

Marco Massari direttore delle malattie infettive: "Gli abbandoni faranno solo aumentare i decessi. Non ci sono farmaci innocui ma ora è il momento di correre e di vaccinare più persone possibili"

Vaccinazione effettuata con AstraZeneca: anche a Reggio molti si dimostrano preoccupati

Vaccinazione effettuata con AstraZeneca: anche a Reggio molti si dimostrano preoccupati

Reggio Emilia, 10 aprile 2021 - E’ ancora tempo di alti e bassi per la campagna vaccinale, che sarebbe strutturalmente pronta ai grandi numeri, ma nella sostanza manca di dosi a sufficienza. In un quadro di forniture col freno a mano si inserisce la questione del vaccino AstraZeneca, che continua a far parlare di sé, aumentando le preoccupazioni della cittadinanza. Timori che secondo la direttrice generale Ausl, Cristina Marchesi, "non hanno ragione di esistere".

Giovedì circa cento persone si sono ritirate dalla vaccinazione, un abbandono - si deduce - frutto delle recenti comunicazioni a doppio senso. Da un lato Ema, che chiarisce la rarità degli effetti gravi dopo la somministrazione. Dall’altro Aifa e il Governo che stabiliscono un limite, dai 60 anni d’età, per la vaccinazione. Nel mezzo sta la preoccupazione degli italiani tutti.

"Non esiste un farmaco innocuo - puntualizza il dottor Marco Massari, direttore del dipartimento malattie infettive -. La realtà è che su un milione di persone che contraggono il virus, 15mila muoiono. Mentre su 1 milione e 400mila somministrazioni, sono emersi una decina di casi con effetti gravi. Ora è il momento di correre e vaccinare il più possibile: quanti più abbandoni ci saranno, tanto più aumenteranno i decessi". Visto da un’altra angolazione, lo stop può significare un vantaggio per le vaccinazioni alle categorie più anziane, che insieme agli estremamente vulnerabili sono la popolazione più attenzionata al momento. "Avevamo pensato di fissare circa 4mila appuntamenti a settimana per la fascia 70-74 (che potrà prenotarsi da lunedì 12, ndr). Ora invece possiamo aumentare fino a 5mila" spiega la direttrice sanitaria, Nicoletta Natalini. Senza contare che, verso fine maggio, sarà tempo di iniziare le seconde dosi AstraZeneca. Tutto questo, ovviamente, deve sempre far fronte alle tanto preziose quanto imprevedibili forniture.

Nel corso dell’ultima settimana, sabato AstraZeneca e martedì Pfizer, l’Ausl di Reggio ha ricevuto in tutto oltre 20 mila dosi, raggiungendo quota 3569 vaccinazioni al giorno (è il dato di giovedì). Standard che purtroppo, almeno per ora, non si potranno replicare: "AstraZeneca ha comunicato che dimezzerà le forniture - motiva la direttrice Marchesi -. Sia per Moderna che Pfizer, anche in questo caso le consegne di prospettano minori rispetto a quanto annunciato". Chiudendo il quadro, al momento sono 75.839 i reggiani vaccinati, 39.493 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose. Si avvicina al totale la copertura sulla fascia over 80 (32565 vaccinati), mentre i 75-79 prenotati sono 15mila, quasi tutti già vaccinati con prima dose, su circa 18 mila aventi diritto. Infine gli estremamente vulnerabili a cui è stata somministrata la prima dose sono circa 10.300.