Vaccino Covid ai docenti rinviato a marzo nel Reggiano

Oggi l’incontro tra i medici di base e l’Ausl: "La Regione ha annunciato il via alle prenotazioni, ma serve più tempo"

In altre province si è già partiti con la vaccinazione a docenti ed amministrativi

In altre province si è già partiti con la vaccinazione a docenti ed amministrativi

Reggio Emilia, 23 febbraio 2021 - Un’altra falsa partenza nella lotta al Covid: dopo quella dei tamponi antigenici nelle farmacie, ora è il turno dei vaccini per il personale scolastico. Le direttive comunicate dalla Regione la settimana scorsa infatti parlavano del 22 febbraio, cioè ieri, come data ufficiale di inizio prenotazioni del vaccino AstraZeneca. Tutto il personale, docente e non, avrebbe potuto già prendere l’appuntamento chiamando il proprio medico di base. Allo stato attuale delle cose però, è evidente che nel Reggiano servirà ancora tempo.

"L’organizzazione deve essere messa a punto", spiega Euro Grassi, presidente Fimmg Reggio (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale). "Domani (oggi, ndr) incontreremo l’azienda Usl per definire tutti gli aspetti, le sedi e le liste per la programmazione. Le vaccinazioni vere e proprie inizieranno il primo marzo". "E’ stato detto dall’alto come comportarsi, prima ancora che l’intero asset organizzativo fosse pronto", aggiunge Grassi. "Detto questo, il nostro modello reggiano è già collaudato in materia di vaccinazioni".

Ambu-Covid, medicine di gruppo e ambulatori di prossimità: le risorse non mancano. Il solo fatto di avere gli ingranaggi giusti, però, non basta ad avviare la grande macchina che coinvolge i medici di famiglia nella campagna vaccinale. "I flaconi di AstraZeneca sono da dieci dosi - fa un esempio Grassi -. In base a quante persone del mondo scolastico sono normalmente assistite da ciascun medico, la questione cambia. Inoltre non vorremmo che accadesse come per gli antinfluenzali: non si sapeva quante dosi sarebbero arrivate, quindi i medici hanno dovuto riprogrammare le prenotazioni anche più volte".

Lo scenario delle consegne AstraZeneca finora si è modificato già diverse volte: a inizio febbraio è stato detto che, nel mese attualmente in corso, a Reggio sarebbero arrivate 11.300, poco più di una settimana dopo sono state decurtate a 10.000 e infine, con il taglio alle consegne regionali di quest’ultimo fine settimana, sono diventate 9400. Allo stesso tempo, la notizia è stata data ieri dalla Regione, le forniture totali nel mese di marzo aumenterebbero di quasi il 40%, per cui a Reggio spetterebbero in tutto 14.400 dosi AstraZeneca.

"Aggiungo - precisa in ultimo Grassi - che in media i medici e le segreterie ricevono 120, anche 140 telefonate al giorno: invito quindi i cittadini a portare pazienza". I tentativi di rintracciare diversi ambulatori, in effetti, si ritrovano quasi sempre di fronte a un muro di linee occupate. Solo un medico di famiglia, che al momento preferisce rimanere anonimo, è riuscito in serata a rispondere: "Nessuno ha ancora i vaccini - riferisce - e le comunicazioni dell’Ausl non danno certezze sulle forniture. La cosa incredibile è che escano notizie ufficiali sui social, prima ancora che lo sappiano i medici stessi. Mi sembra un’organizzazione eccessivamente complicata: oggi siamo stati invasi dalle telefonate, per cui è stato anche difficile lavorare. L’unica indicazione che ho dato è stata di fornire un’autodichiarazione, per certificare che il paziente faccia parte del personale scolastico, e lasciare il numero di telefono perché possano poi essere messi in lista".