Variante urbanistica ed espropri Volano gli stracci in Consiglio

Pd all’attacco: "Al sindaco non interessa la comunità". La maggioranza: "Mente".

Attacca il sindaco di Carpineti la capogruppo di minoranza Pd, Rita Migliaccio, per il modo in cui affronta i problemi della comunità carpinetana nel tentativo di trovare soluzioni ai problemi che interessano la cittadinanza. A proposito di un voto contrario espresso, la capogruppo precisa: "Mi è stato chiesto un voto in deroga alle normative regionali che affiancava nella stessa votazione una variante urbanistica, che è coerente con gli obiettivi di sostenibilità energetica e mi vede favorevole ad un esproprio che ritengo sbagliato. I due aspetti devono essere tenuti distinti. L’esproprio è una forzatura che interviene in una negoziazione fra privati a vantaggio di una delle parti e non porta alcun vantaggio diretto per il Comune che, al contrario, potrebbe divenire oggetto di cause civili. Il Comune dovrebbe portare in consiglio la variante urbanistica e avviare nel contempo un tavolo di confronto fra i privati. Il mio voto non ha quindi bloccato il progetto, ma ha fatto in modo che il Comune procedesse con le normali procedure evitando scorciatoie costose". La Migliaccio aggiunge che durante lo stesso consiglio non sono state votate due mozioni che ritiene potessero essere molto utili. Inoltre il mancato voto dello scorso Consiglio riguarda una delle mozioni che già è ferma da oltre un anno. "È chiaro a tutti che in questa fase per il sindaco Borghi – aggiunge Migliaccio – prevale il calcolo politico sulla comunità: la maggioranza crede di vincere l’opposizione". Pronta la replica del capogruppo di maggioranza Marco Benassi che ritenendo la Migliaccio "non adeguata al ruolo che ricopre", ha ricordato che l’esproprio non è una forzatura, come sostiene la capogruppo di minoranza. Quasi sempre l’esproprio è concordato con l’espropriato o è applicato su un bene di cui non si conosce il proprietario e il caso in discussione in Consiglio comunale riguardava proprio una di queste. "La Migliaccio mente quando dice che, col suo voto contrario, la maggioranza perde i finanziamenti. Falso, le spese sono finanziate dalla Regione".