Avvelenato dall’acqua, è morto il 21enne finito nel canale / FOTO

L’incidente a Fabbrico il 13 dicembre: il giovane non aveva riportato traumi ortopedici. Ma l’ingestione di acqua contaminata ha provocato gravi conseguenze ai polmoni

L'auto ribaltata nel naviglio. Nel riquadro Pierfrancesco Orlando

L'auto ribaltata nel naviglio. Nel riquadro Pierfrancesco Orlando

Reggio Emilia, 2 gennaio 2018 - Fino all’ultimo si era sperato in una ripresa delle condizioni di salute di Pierfrancesco Orlando, 21 anni, l’operaio di Foggia che da quasi un anno si era stabilito in Emilia, a Fabbrico, dopo l’assunzione alla Landini Tractor, in paese. La mattina del 13 dicembre era uscito di strada in auto, finendo nel canale Naviglio alle porte di Fabbrico (FOTO). Uno schianto da cui il giovane era risultato uscito senza traumi ortopedici, tanto che i soccorritori avevano parlato di «miracolo», vista la dinamica dell’incidente, con la Lancia Ypsilon finita prima contro un manufatto in cemento, per poi ribaltarsi più volte sulle sponde del canale, fermandosi nel greto del corso d’acqua.

AGGIORNAMENTO: La procura indaga per omicidio colposo

Ma poco dopo, già durante il trasporto in ospedale a Guastalla, si erano manifestati i primi effetti dell’ingestione di acqua sporca, contaminata probabilmente da batteri che sono stati capaci di provocare gravi conseguenze ai polmoni.

A nulla sono valse le intense cure e perfino un intervento chirurgico. L’altra sera si è verificato il decesso. In mattinata si è verificato un blocco renale, a cui i medici dell’ospedale Maggiore hanno risposto con una intensa terapia farmacologica, che inizialmente sembrava avere effetti positivi. Poi, nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno sono subentrate conseguenze cardiache contro cui non è stato possibile fare nulla. Verso le 18 si è verificato il decesso di Pierfrancesco.

Il corpo è stato messo a disposizione della magistratura per l’esame medico legale, che dovrà chiarire l’esatta causa del decesso, cercando anche di capire quale tipo di batterio o virus possa aver provocato simili gravi conseguenze su una persona giovane e sana. Pierfrancesco, detto Pier, era appassionato di attività fisica, in palestra. Era inoltre un tifoso del Foggia calcio. Lascia nel lutto i genitori Francesco e Lina, i fratelli Cristian e Giovanni, oltre alla fidanzata, Francesca. I funerali quasi certamente si svolgeranno a Foggia, la città dove Pier viveva e dove si trova la sua famiglia.

Ma si attende prima l’esecuzione dell’autopsia e poi il rilascio del nulla osta della magistratura. Pier era stato assunto per tre mesi alla Landini. Poi, visto il suo ottimo rendimento professionale, gli era stato rinnovato l’incarico. E un ulteriore rinnovo era previsto alla nuova scadenza. La notizia della sua scomparsa ha destato tristezza e cordoglio anche fra i suoi colleghi di lavoro.