Reggio Emilia, mette la zia in ospizio per vendere tutto

La novantenne accusa la parente di averla circuita e derubata. Avrebbe ceduto l’auto e portato via qualche gioiello di famiglia

La donna novantenne è tornata a casa, dopo essere stata in una casa di riposo

La donna novantenne è tornata a casa, dopo essere stata in una casa di riposo

Reggio Emilia, 9 dicembre 2019 - Avrebbe ‘pianificato’ il trasferimento dell’anziana zia in casa di riposo per avere la disponibilità di auto e abitazione della pensionata, da poter vendere subito. Una donna residente nella Bassa Mantovana è stata denunciata dai carabinieri di Guastalla, al termine di una serie di indagini sulla stessa donna, nipote di una pensionata novantenne abitante alla prima periferia guastallese.

I reati contestati vanno dalla violenza privata alla circonvenzione di incapace, fino al furto. L’anziana, vedova e senza parenti diretti, si sarebbe affidata a una nipote, intestando a lei casa e auto, ma a condizione che la più giovane donna si occupasse della zia, fino al termine dei suoi giorni. Ma i rapporti fra le parti non sarebbero mai stati idilliaci. La nipote, infatti, avrebbe sostenuto la necessità della zia di essere assistita in casa di riposo, mentre la pensionata ha sempre desiderato restare nel suo appartamento, essendo tutto sommato autosufficiente, seguita appunto dalla parente e dai servizi sociali e domiciliari.

Nei mesi scorsi l’anziana è stata ricoverata in ospedale dopo un banale infortunio domestico, a cui era seguito, su proposta della nipote, un trasferimento alla casa protetta. Ma alla casa di riposo la pensionata non si è mai trovata a proprio agio, avendo l’alternativa di rientrare nella sua abitazione. Alla fine, non essendovi vincoli a bloccare questa operazione, la novantenne ha ottenuto il via libera per tornare a casa. Ma ha trovato alcune sorprese. L’auto, che era intestata al defunto marito e usata per farsi accompagnare da un conoscente alle visite al cimitero o a commissioni varie, risultava essere stata venduta. E pure l’appartamento era stato affidato a un’agenzia per essere messo in vendita. Inoltre, la proprietaria ha lamentato pure la sparizione di alcuni oggetti d’oro che erano stati lasciati nell’abitazione al momento di essere trasferita temporaneamente alla casa protetta. Da qui è partita la segnalazione ai carabinieri con relativa indagine.

E’ emerso come la firma per concedere il via libera alla vendita dell’auto sarebbe stata ottenuta con il pretesto di sottoscrivere un documento per la casa di riposo. Inoltre, anche la messa in vendita dell’appartamento non sarebbe stata regolare, visto che l’accordo prevede l’usufrutto gratuito dell’immobile all’anziana fino al momento del «passaggio a miglior vita» della stessa. Resta poi la presunta sparizione degli ori, su cui i carabinieri stanno cercando di fare piena luce. Intanto, anche la pensionata si è affidata a un avvocato di fiducia, senza escludere qualche variazione nell’accordo con la nipote, soprattutto per quanto riguarda l’attribuzione di beni mobili e immobili in cambio di un’adeguata assistenza. Il fascicolo con i primi risultati delle indagini sono stati inoltrati alla Procura della Repubblica di Reggio, in attesa di eventuali ulteriori richieste di approfondimenti.