Vendeva bulbi di papavero da oppio in negozio

Blitz delle Fiamme Gialle che sequestrano 1,2 kg di fiori, farmaci illegali e 1,7 kg di sigarette di contrabbando. Denunciati il titolare e un cliente

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Tutto è cominciato da un controllo effettuato su una persona sospetta che era uscita da un esercizio commerciale di un paese situato nell’ambito del distretto correggese della Pianura reggiana.

Una pattuglia della guardia di finanza della tenenza di Correggio ha sottoposto a un accertamento un uomo, trovato in possesso di oltre sessanta bulbi di papavero da oppio essiccati, che sono considerati come sostanze stupefacenti rientranti nella categoria degli oppiacei. Inoltre, aveva dei farmaci, che risultavano appena acquistati. Inevitabile, a quel punto, un controllo nell’esercizio commerciale da cui quel materiale risultava provenire.

Le Fiamme Gialle hanno trovato conferme ai loro sospetti, al termine delle perquisizioni all’interno dell’attività commerciale e negli immobili in uso alla persona che risultava aver effettuato la cessione della sostanza. La perquisizione ha infatti permesso di rinvenire ulteriori 648 bulbi, per un peso complessivo di 1,255 chilogrammi. Il materiale è stato sottoposto a sequestro. Ogni bulbo di papavero, una volta svuotato ed essiccato, contiene morfina che può essere assunta masticando il tubero. In alternativa, quest’ultimo può essere fumato o utilizzato per preparare un infuso, con un effetto narcolettico analogo a quello dell’eroina, con la quale ha in comune l’elevata dipendenza. Dunque, si tratta di una sostanza la cui vendita non è affatto consentita liberamente. Venditore e compratore sono stati denunciati alla magistratura reggiana per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E al venditore è stato contestato pure il reato di esercizio abusivo della professione, per aver venduto sostanze medicinali in mancanza di titoli abilitativi di medicofarmacista.

Ma non è finita qui: durante il controllo della Guardia di finanza della tenenza di Correggio sono stati rinvenuti anche 1,7 chili di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, pure quelli posti sotto sequestro in attesa di ulteriori accertamenti sulla provenienza e della conclusione delle indagini coordinate dalla magistratura reggiana. L’attività svolta nella Pianura Reggiana rientra nell’ambito dei controlli svolti sul territorio, per il contrasto a tutte le forme di illegalità in generale.

Antonio Lecci