ANTONIO LECCI
Cronaca

’Vent debout’ le immagini valgono più delle parole

Uno spettacolo visivo, senza parole, rivolto a un pubblico di bambini ma anche di ogni altra età. Si intitola "Vent...

Uno spettacolo visivo, senza parole, rivolto a un pubblico di bambini ma anche di ogni altra età. Si intitola "Vent...

Uno spettacolo visivo, senza parole, rivolto a un pubblico di bambini ma anche di ogni altra età. Si intitola "Vent...

Uno spettacolo visivo, senza parole, rivolto a un pubblico di bambini ma anche di ogni altra età. Si intitola "Vent debout", in scena oggi alle 17 al teatro Sociale di Gualtieri. Una rappresentazione che, guardando ai Paesi in cui i popoli sono ridotti al silenzio dalla censura, intende parlarci di libertà di espressione. Con la forza evocativa delle immagini e delle marionette, lo spettacolo della compagnia "Des Fourmis dans la lanterne" racconta la storia di una ragazza che scopre un mondo a lei sconosciuto perché nata e cresciuta nel silenzio. Nel suo Paese ogni tentativo di comunicare viene annullato da un vento onnipresente, metafora dell’oppressione che condiziona il pensiero e soffoca la libertà. Ispirato a contesti reali in cui l’informazione è controllata e la libertà d’espressione negata, "Vent debout" nasce dall’esperienza della compagnia in Corea del Sud dove, nel 2016, ha scoperto l’iniziativa "Flashdrives for Freedom", progetto che invia chiavette Usb cariche di contenuti culturali ai cittadini della Corea del Nord, per offrire loro uno sguardo sul mondo oltre la propaganda di regime.

a.le.