"Vi racconto la vita dal basso verso l’alto"

Alle 18 alla Polveriera. Marco Sessa presenta il libro. "Essere o Nanessere?" sulla. sua condizione di disabilità

Migration

‘Essere o Nanessere?’ non è soltanto il titolo dell’incontro di oggi, alle 18, nella sala civica della Polveriera, con un autore, Marco Sessa, che presenta il suo libro insieme all’assessora alla Cultura Annalisa Rabitti, ma è un moto del pensiero.

Dietro il celebre quesito traslato dall’ Amleto si cela la ricerca di un’identità, e quindi di una consapevolezza di se stessi e del proprio essere al mondo. Ricerca che in Sessa ha dato esito positivo, sia in senso esistenziale sia narrativo, e che lo porta a scrivere: "Questo è il racconto di una persona che vive una condizionedi disabilità — l’acondroplasia, ovvero la forma più diffusa di nanismo — il cui principale limite è lo stigma sociale. Voglio mostrare non solo gli effetti che questa patologia ha sulle persone nane, ma anche proporre una diversa visione del mondo: uno sguardo dal basso verso l’alto sulla realtà, perché ogni individuo è la sintesi di sensazioni, sensibilità ed esperienze sperimentate nel proprio vissuto, a prescindere dalle dinamiche circostanti, che lo portano a creare la propria personalità e, quindi, a definire il proprio posto nella società".

Edito da Corsiero, ‘Nanessere’ significa avere un’altra prospettiva, guardare la vita dal basso verso l’alto. Attraverso vicende autobiografiche e riflessioni condivise – come accaduto con la senatrice Elena Cattaneo ad un convegno scientifico sulle malattie genetiche rare - l’autore conduce i lettori in un viaggio che parte dalla Milano degli anni Settanta (dove famiglia e scuola rendono normale la condizione di nanismo, grazie a ingegnosi espedienti pratici), passa per un avventuroso viaggio nell’Unione Sovietica degli anni Ottanta per sottoporsi a operazioni di allungamento degli arti, e tocca un paesino fermo nel tempo come Villaberza, nell’Appennino reggiano, dove è possibile trascorrere un’infanzia libera, fusi con la natura.

Si trovano momenti di genuino stupore, come il racconto della sfida ai propri limiti attraverso il Taekwondo, l’impatto della società su di sé e viceversa, inframezzati ai capitoli sulla famiglia – straordinaria, madre in primis - e a intelligenti riflessioni da cui i più giovani possono trarre ispirazione.

Marco Sessa (Milano, 1967) dal 1987 si occupa dei diritti delle persone con disabilità, è project manager e funzionario pubblico. Dal 2009 è presidente di AISAC, Associazione per l’Informazione e lo Studio dell’Acondroplasia.

Lara Maria Ferrari