Via al processo per lo ’sciamano‘ Ferrari accusato di bancarotta

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È noto come "lo sciamano" da quando manifestò coi ristoratori davanti a Montecitorio per dire no al green pass, indossando lo stesso cappello dell’attivista americano Jake Angeli nell’assalto a Capitol Hill. Ieri il processo che lo vede alla sbarra è iniziato e presto entrerà nel vivo. L’imputato è il noto ristoratore Hermes Ferrari, rinviato a giudizio con l’accusa di bancarotta fraudolenta. L’uomo, originario di Scandiano, secondo la procura, aveva distratto 120mila euro dai conti di un centro benessere, il Best Estetica di Modena. Ieri si è svolta la prima udienza e sono stati ammessi i testimoni. Il prossimo tre maggio saranno sentiti i testi del pm, lo stesso Ferrari e due testi della difesa. Il legale che lo assiste, l’avvocato Gianluca Vinci aveva sottolineato come il proprio assistito fosse "completamente estraneo ai fatti. In quel periodo era a casa, infartuato. Inoltre era sottoposto a misura cautelare e, pertanto, in quella circostanza non aveva accesso né ai conti né all’home banking". La difesa aveva sottolineato come "in realtà Ferrari avesse ceduto quei soldi, 120 euro appunto ad un consulente, accreditandoli sul conto dello stess"o: da qui la contestazione nei confronti dell’imprenditore che era socio del centro benessere insieme ad altre persone. ‘Lo sciamano’ aveva amministrato la società per cinque anni, dopo di che era passato alla ristorazione. Il suo nome era finito alla ribalta delle cronache anche lo scorso anno quando, a fine giugno al Fidenza Village aveva aggredito un vigilante che lo aveva invitato ad utilizzare la mascherina. Nei suoi confronti era scattato poi il foglio di via da Fidenza per tre anni. Il 51enne scandianese, titolare di locali tra il distretto ceramico e Modena, era stato chiamato poi in tribunale a testimoniare nel processo di ‘ndrangheta ‘Grimilde’. In quell’occasione ‘lo sciamano’ raccontò di notti tra donne e droga, in compagnia di Antonio Valerio, ex ‘ndranghetista diventato collaboratore di giustizia.

Valentina Reggiani