Via Antica e via Orsini chiuse, l’ira dei residenti

Codemondo: l’incrocio con via Teggi tappezzato di cartelli per invitare i cittadini a firmare la petizione al centro sociale Quaresimo

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di Francesca Chilloni

È una chiamata alle armi, quella dei residenti di Codemondo che si oppongono alla chiusura di via Anticavia Cantonazzo, attuata dall’amministrazione comunale di Reggio chiudendo il passaggio a livello della ferrovia Reggio-Ciano a seguito di un accordo tra Comune capoluogo e Fer. Hanno tappezzato di cartelli l’incrocio tra la strada e via Teggi (la provinciale Reggio-Montecchio), invitando ad andare a firmare la loro petizione nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 al centro sociale Quaresimo. Il loro documento si oppone anche alla prossima chiusura - decisa nell’ambito dello stesso protocollo d’intesa - di via Orsini, altra bretella utilizzata dagli abitanti della frazione, di San Bartolomeo, Rubbianino e Cavriago per raggiungere la via Emilia. I cittadini hanno anche "imballato" i cartelli stradali (lasciati dall’amministrazione reggiana) nello svincolo con via Antica; in questo modo molti meno autoveicoli imboccano la "scorciatoia" per poi ritrovarsi davanti alle barriere di cemento collocate davanti ai binari che costringono i conducenti ad effettuare rocambolesche manovre di inversione di marcia nei cortili dei residenti. Alla segnaletica verticale sono anche stati affissi cartelli con cui si stigmatizza il fatto che gli stessi cittadini si siano dovuti incaricare di segnalare la strada chiusa, dato che il Municipio non aveva nemmeno posto cartelli lungo via Teggi. La protesta è stata sposata anche da chi ha attività produttive nella zona: piccole aziende ma anche agricoltori che hanno campi da coltivare su entrambi i lati della "barricata" e che ora devono compiere lunghi tragitti per raggiungere i propri poderi. Da Cavriago alcuni cittadini segnalano che quando - sempre nell’ambito degli accordi legati all’elettrificazione della Reggio-Ciano - venne chiuso il passaggio a livello di via Pozzo Piola "ci avevano promesso anche un pedonale per arrivare a quello dietro al cimitero napoleonico, ma non si è saputo più nulla. I bimbi a piedi non ce li mandiamo: troppo pericolose sia la strada del passaggio a livello San Nicolò che quella bivio isola ecologica. E la gente continua ad attraversare il passaggio a livello chiuso".