"Via Fratelli Corradini? Resta un pericolo"

L’ira dei residenti: "Finora sindaco e polizia ci hanno risposto solo con promesse, ma niente fatti. E gli incidenti sono all’ordine del giorno"

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"Chiediamo risposte e non promesse: da ormai tre anni facciamo presente al sindaco la pericolosità di via F.lli Corradini, su cui lo stesso Andrea Carletti e il comandante della polizia locale Davide Grazioli hanno concordato". Sono esasperati i cittadini del quartiere dove sorge il Centro sportivo comunale, attraversato da una provinciale dove vige il limite del 50 kmh ma su cui insiste un traffico tanto intenso quanto pericoloso; all’ordine del giorno incidenti anche gravi come quello del 12 novembre scorso quando una donna venne falciata sulle strisce pedonali. Sembra lettera morta la proposta di istituire un semaforo a chiamata e un autovelox fisso vicino al Campo sportivo - molto frequentato da bambini e ragazzi - nonché l’impegno di aumentare le pattuglie (con autovelox mobile) nel tratto tra la rotonda di via Canusina fino al centro e alla zona industriale del Ghiardo.

"Ci hanno sempre risposto: ‘Ci stiamo attrezzando, il semaforo lo installeremo, i controlli la polizia li effettuerà’ Solo promesse da campagna elettorale e poco più", scrivono Vittorino Del Rio, Andrea Bottazzi e Daniele Reverberi a nome del comitato, aggiungendo che all’orizzonte vi è una nuova preoccupazione: il consigliere provinciale Nico Giberti ha dichiarato che si pensa di eliminare il traffico pesante dalla Fossa e a Codemondo tramite una nuova bretella da via Canusina alla tangenziale di Barco. Il comitato chiede: "Dove verrà convogliato tutto il traffico diretto al Ghiardo? Su via Corradini? Aumenterebbe la pericolosità della strada e peggiorerebbe la vivibilità del quartiere". Al 30 aprile risale l’ultimo incontro coi cittadini, con il sindaco, l’ingegnere Valerio Bussei della Provincia e Grazioli che accolsero tutte le richieste. Una petizione del 7 giugno sollecitava azioni incisive; Grazioli e Carletti il 3 agosto hanno promesso un confronto con la Provincia per il semaforo e l’inoltro alla Prefettura una relazione sugli incidenti finalizzata alla collocazione del velox fisso. "Siamo stati ascoltati – dicono i residenti – solo in minima parte".

Francesca Chilloni