TOMMASO VEZZANI
Cronaca

Via Giorgione senza pace. I residenti allo stremo: "Spaccio anche di giorno e tossici a ogni angolo"

La segnalazione sulla strada che, in passato, fu preda della baby gang. Persone accasciate a terra, siringe e bottiglie per fumare crac: "Ora basta".

Via Giorgione senza pace. I residenti allo stremo:: "Spaccio anche di giorno e tossici a ogni angolo"
Via Giorgione senza pace. I residenti allo stremo:: "Spaccio anche di giorno e tossici a ogni angolo"

Reggio Emilia, 15 settembre 2023 – Allarme rosso in via Giorgione: nella laterale della via Emilia, di fronte ai Chiostri di San Pietro, si è assistito nell’ultimo periodo a un boom di spaccio e consumo di droghe pesanti e sostanze stupefacenti, perfino in pieno giorno. Per questo i residenti sono sempre più allarmati, in una zona che da tempo ormai ha problemi di degrado ma sembra peggiorare ulteriormente.

Se un tempo quella strada aveva un problema di baby gang, ultimamente l’età media sembra essere aumentata e con essa i ritrovamenti tipici di ogni piazza di spaccio: siringhe e bottigliette tappate con la stagnola, bucate per fumare crack; una porta di servizio è stata sfondata e addirittura sono state lasciate feci sotto il portico. In quella stessa area sono state più volte viste persone intente, oltre che a spacciare, ad assumere droghe pesanti, per poi talvolta sedersi o crollare appoggiate alla parete. Le scene avvengono perfino alla luce del sole è c’è chi vi ha assistito in pieno giorno, per esempio alle 15.30.

I condomini sono molto preoccupati, non solo per il degrado ma pure per la sua impunità: tossicodipendenti e malviventi non sembrano particolarmente interessati a nascondersi, tant’è che basta affacciarsi dai balconi per cogliere i traffici illeciti. La documentazione di foto e video quindi non manca e più volte sono state allertate le forze dell’ordine, ma nonostante vari sopralluoghi non è ancora stata trovata una soluzione. L’area in cui molti dei peggiori episodi accadono è di proprietà privata e dunque una soluzione legittima potrebbe essere la costruzione di un muro, per impedire ai malintenzionati di accedere.

Tuttavia realizzarla sarebbe complesso per i costi economici e burocratici (richiederebbe il consenso unanime) e gli stessi residenti sanno che non risolverebbe per forza il problema. Già l’anno scorso avevano presentato un esposto in cui si parlava di "una banda che quotidianamente tra le 18 e le 22 utilizza il porticato come base per consumo di sostanze stupefacenti, presunto spaccio, piccoli fuochi di sostanze plastiche, furto di batterie di monopattini, spartizione di merce rubata".

Inoltre si parlava di sporcizia indecorosa e di disturbo per gli inquilini del palazzo e le attività limitrofe: "La loro presenza intimidisce i clienti e tutti coloro che entrando ed uscendo dagli uffici e abitazioni devono attraversare il branco e la discarica a cielo aperto che questi creano ogni giorno". Ciò che è peggio, i residenti sono convinti che da allora la situazione sia peggiorata gravemente.