Via libera del Comune, torna la Gnoccata

Dopo due anni di rinvii, la festa triennale è stata prevista per il 22 o 29 maggio, sperando che il virus possa concedere una tregua

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Sperando che l’emergenza sanitaria possa dare tregua, è stata prevista per fine maggio la festa della Gnoccata di Guastalla. La notizia era nell’aria da qualche tempo, ma solo ieri mattina gli organizzatori hanno avuto il via libera dal Comune. Dunque, il 22 o il 29 maggio dovrebbero tornare in centro storico i carri storici e della tradizione, con piazza Mazzini a riempirsi degli stand per la cottura degli gnocchi da distribuire alle migliaia di persone che partecipano all’evento, con lo showman Giacomo Valenti nei panni del re.

La festa doveva svolgersi nel 2020, poi il rinvio per due anni a causa dell’emergenza Covid. Ma ora si sta pensando di allestire la festa per il prossimo maggio, per l’edizione 35 di questo grande evento. "Abbiamo già i disegni per realizzare i carri. Useremo – spiega Luciano Cavandoli, presidente della Pro loco – le idee emerse due anni fa. Presto ci metteremo all’opera per creare i carri della sfilata della Gnoccata".

E lancia un appello: "Abbiamo bisogno di un adeguato capannone dove poter costruire i carri. Abbiamo bisogno di uno spazio coperto in cui lavorare, ovviamente nella zona di Guastalla. Un luogo dove poterci ritrovare con i vari gruppi per dar vita alle creazioni che animeranno la Gnoccata. Speriamo di trovare qualche generoso proprietario di capannone ora inutilizzato, da avere a disposizione fino a maggio".

I carri pensati nel 2020 erano previsti sui temi dello storico negozio Fratelli Lusuardi 1911, i villeggianti sul fiume, la colonia elioterapica sul Po, il caseificio, l’ostyeria, il mulino sul Po, l’ospedale militare, il bordello, il battello del fiume, il pranzo padronale, fino al carro del re Serpo.

La sfilata sarà poi animata da vari gruppi di spettacolo, soprattutto musicali, oltre alle centinaia di comparse in costumi d’epoca: i cavalieri, le streghe di Warstal, associazione circolo culturale "Torre" di Luzzara, la Corte di Isabella D’Este, dei Borbone di Parma, i soldati, bagnanti, i vivaci, i lancieri sempre in vena di gesti goliardici, le giovani gioiose, le festanti-briose, ma anche le figure legate alla storia e alla tradizione come le mondine, le locandiere, le ostesse, le zingare, le confraternite, il gruppo del Gran ballo di corte…

Inoltre, si cominceranno a cercare i vari gruppi esterni da inserire all’interno del corteo, arricchendo la proposta artistica della manifestazione, capace di attirare decine di migliaia di spettatori nel fine settimana.

Antonio Lecci