"Via Melato? Così ci costringono a chiudere"

Il più grande impianto della città gravato da bollette a 5 zeri. "Chiederemo al Comune di compensare, altrimenti sarà inevitabile"

Migration

di Gabriele Gallo

La piscina di via Melato a Reggio, per dimensioni e numero di utenti, è una delle più importanti e frequentate di tutta la provincia. Va da sè quindi che sia anche una delle strutture che maggiormente stanno soffrendo per l’aumento dei costi dell’energia. A descrivere la situazione nel dettaglio è Luca Bosi, vicepresidente della cooperativa Nuova Sportiva di Ferrara che gestisce l’impianto reggiano.

Bosi, stiamo cercando di capire in che modo affrontate questa emergenza…

"Prima di tutto lasciatemi dire: finalmente qualcuno se ne occupa e ci ascolta. La situazione è molto complicata, per non dire critica".

Siete preoccupati per quello che potrà succedere quest’inverno?

"In realtà siamo preoccupati anche per la situazione attuale. Siamo in sofferenza già adesso, ed è un problema che riguarda moltissime realtà simili alla piscina di via Melato. La stagione fredda potrà solo peggiorare le cose".

In che misura sono aumentate le vostre bollette?

"Le faccio un esempio molto chiaro: nel trimestre marzo-aprile-maggio del 2022 abbiamo pagato il 175% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, che è stato l’ultimo anno, diciamo così, normale. Il raffronto col 2020 e il 2021, in epoca pandemia, non ha senso farlo perché siamo stati chiusi parecchi mesi, come è noto".

Tradotto in euro?

"130mila, per i tre mesi che le ho citato. Se considera che in un’annata normale per 12 mesi pagavamo 180mila euro, può immaginare quello che potrebbe succedere in futuro".

Avete fatto qualche stima?

"Previsioni precise, dato il quadro economico e geopolitico, è difficoltoso farne. Mettiamola così: se ci va fatta bene per ottobre-novembre-dicembre pagheremo sui 180mila euro, se va male non oso pensarci. Tanto più che anche la bolletta elettrica è aumentata vertiginosamente. Di solito per un anno siamo sui 300mila euro, se questa situazione di crisi perdurerà potremmo ritrovarci a pagarne quasi 700mila. E gli introiti non possono aumentare di molto: non possiamo certo scaricare questi costi sull’utenza".

Come pensate di uscirne?

"In quanto gestori chiederemo alla Fondazione per lo sport e al Comune di Reggio di compensare la differenza tra una tariffa di tempi normali e questi importi iperbolici, interventi che abbiamo chiesto anche all’epoca della pandemia, anche perché se non avremo aiuti o compensazioni potremmo essere costretti anche a proporre chiusure temporanee della piscina di via Melato".

Di questi tempi nemmeno il Comune può fare miracoli…

"Certo, voglio precisare che non poniamo diktat. Il nostro è un grido d’allarme perché, davvero, a queste condizioni è proprio impossibile andare avanti. E’ ovvio che il peso di un aiuto non può ricadere solo sui Comuni, che già sono, molti, poveri di loro. Occorre l’intervento dello Stato e della Regione".