REDAZIONE REGGIO EMILIA

Viaggio nella Consulta G: "Salute e infrastrutture sono i nodi principali"

Dalla viabilità alla scuola, tutti i temi su cui si sono confrontati i cittadini di Sesso, Pratofontana, Massenzatico, Mancasale e Gavassa . Tra i punti caldi quello sulla carenza di presidi sanitari e mezzi pubblici. .

Dalla viabilità alla scuola, tutti i temi su cui si sono confrontati i cittadini di Sesso, Pratofontana, Massenzatico, Mancasale e Gavassa . Tra i punti caldi quello sulla carenza di presidi sanitari e mezzi pubblici. .

Dalla viabilità alla scuola, tutti i temi su cui si sono confrontati i cittadini di Sesso, Pratofontana, Massenzatico, Mancasale e Gavassa . Tra i punti caldi quello sulla carenza di presidi sanitari e mezzi pubblici. .

di Cesare Corbelli

Dislocata a Nord del perimetro urbano, a ridosso dell’arteria autostradale, la Consulta G è formata dalle frazioni di Sesso, Pratofontana, Massenzatico, Mancasale e Gavassa e conta una popolazione di circa 13.400 persone. "Il nostro è un territorio caratterizzato, in passato, da una vocazione agricolo-rurale ed è stato teatro di profondi mutamenti – dice il coordinatore della Consulta, Augusto Ferretti –. Urbanisticamente parlando, al pari di uno dei più massicci insediamenti artigianali e industriali del comune di Reggio Emilia, l’area è stata testimone di consistenti investimenti da parte delle precedenti amministrazioni per la costruzione dello stadio, dell’Arena Campovolo e del complesso architettonico legato alla stazione Mediopadana".

Il bisogno sempre più pressante di unità abitative in zona, ha dato origine a nuovi insediamenti per lo più abitati da residenti non autoctoni, un fenomeno che ha finito per trasformare singole realtà locali in quartieri dormitorio, come nel caso delle frazioni di Pratofontana e Mancasale. L’avvento della grande distribuzione assieme alla ricerca dell’ottimizzazione dei servizi pubblici, ha finito per ridurre l’offerta di prestazioni in loco, penalizzando di fatto la popolazione di Sesso, Massenzatico e Gavassa.

Di rilievo, l’apertura poco più di un anno fa di una Coop a Massenzatico dove nacque la prima casa del popolo italiana, fortemente voluta da Camillo Prampolini e su cui ora campeggia un murales, elemento fortemente identitario per la frazione reggiana.

"Questa mole di trasformazioni – continua Ferretti – unitamente alle vecchie problematiche irrisolte, ha indotto la nostra Consulta a dotarsi di una struttura composta da commissioni. Ognuno di noi si è preso carico delle problematiche, forti di competenze acquisite nel corso della propria attività professionale. Questo tipo di soluzione si è rivelata particolarmente efficace sia in fase di ricognizione dei bisogni che al momento di formulare proposte con conseguenti richieste che fossero credibili e soprattutto praticabili. Ogni criticità è stata affrontata al vaglio della pubblica opinione nelle diverse iniziative organizzate in tutte le frazioni". Ed ecco elencati i principali nodi affrontati.

VIABILITÀ

La scorsa primavera, sono state raccolte le firme per il rafforzamento del servizio pubblico di autobus nella tratta Reggio-Massenzatico-Pratofontana mediante l’aumento delle corse giornaliere e la successiva installazione di nuove pensiline. Inoltre, è stato ripristinato il manto stradale sollecitando l’attuazione del piano di asfaltatura già previsto, aggiungendo alcune priorità sulla viabilità di grande percorrenza.

SICUREZZA

Si è favorita la nascita di nuovi ‘gruppi di controllo di comunità’ ad oggi presenti in ogni frazione della consulta. Inoltre viene esercitata una costante pressione sull’amministrazione comunale per l’installazione dei sistemi di videosorveglianza, presupposto indispensabile per restituire un minimo di serenità alle comunità sottoposte, negli ultimi tempi, alla recrudescenza di episodi malavitosi.

SCUOLA

In collaborazione con i vari istituti, è stato possibile allungare i tempi di permanenza in aula. Soluzioni come tempi pieni o doposcuola gestiti in formula mista con l’ausilio di volontari, sembrano essere, da un lato, l’unico argine al lento spopolamento delle scuole periferiche e, dall’altro, alla permanenza in strada dei ragazzi nel periodo pomeridiano.

SANITÀ

Questa è un’altra criticità emersa, puntuale, ad ogni pubblico appuntamento denotando un peggioramento delle prestazioni. Le mutate regole d’ingaggio che disciplinano l’assegnazione degli ambulatori per i medici di base hanno generato una progressiva scomparsa dei presidi sanitari periferici. Questo fenomeno, peraltro ormai riscontrabile in tutto il forese, ha creato forti disagi a quella frangia di popolazione che per diversi motivi è impossibilitata a raggiungere gli ambulatori presenti nell’area urbana. Anziani, disabili ma soprattutto quelle realtà che necessitano di visite domiciliari, causa le loro fragilità legate a patologie specifiche, pagano lo scotto di questo progressivo scadimento qualitativo del servizio pubblico.

AMBIENTE

Ultimo ma non meno importante. Nel territorio sono state concentrate la maggior parte delle attività produttive più impattanti senza trascurare il consistente sfruttamento del suolo a cui è sottoposto. Avere il costante controllo dell’aria mediante l’utilizzo di centraline di monitoraggio, e dell’acqua attraverso il tracciamento degli scarichi, è il presupposto indispensabile per impostare un serio piano di risanamento.

"È alla luce di queste consapevolezze – conclude Ferretti – che ci siamo apprestati a stilare il Patto d’Ambito con l’Amministrazione comunale tentando, nel limite del possibile, di porci obiettivi il più realisticamente raggiungibili".