Vicenda triste, piena zeppa di errori storici

La Festa dell’Unità comunista invita un gruppo che celebra le Br, il cui arcinemico era proprio il Pci

Festa dell’Unità Comunista. Questo lo slogan dietro la festa organizzata all’Arci Tunnel per il Primo Maggio. Quella che ha visto spuntare sul palco la bandiera delle Brigate Rosse, oltre a quella della Corea del Nord, e che ora scandalizza mezza Italia. Stiamo parlando del concerto dei famigerati (fortunatamente ancora non famosi) P38. E vorremmo proprio partire da qui, dalla sigla scelta per il nome, per mostrare come oltre al giusto biasimo e all’ovvio scandalo suscitato dalla celebrazione del terrorismo, ci sia anche una malcelata ignoranza di fondo, figlia dei tempi. Convinti che la P38 fosse la pistola delle Brigate rosse, i P38 si sono dati quel nome, da ribellismo metropolitano. Peccato però che la P38 non fosse affatto la pistola simbolo delle Brigate Rosse, ma di Autonomia Operaia. La Walther P38, per giunta, nasce nella Germania nazista... La P38 ha un calibro 9 parabellum, molto diverso dai calibri utilizzati dalle Brigate Rosse, che erano quasi sempre .22 o 7,65 mm. L’unica P38 entrata nell’immaginario collettivo è quella impugnata a Milano da Giuseppe Memeo, immortalato nella famosa fotografia durante gli scontri a Milano nel 1977. Ed era di Autnonomia Operaia. Dettagli tecnici, si dirà.

Ok, allora affrontiamo la cosa da un punto di vista politico. Il Primo Maggio al Tunnel si festeggiava e si evocava l’unità dei partiti comunisti. Una serie di sigle extraparlamentari che si rifanno alla memoria storica del Pci. E chi ti vanno a invitare? Un gruppetto di trapper che celebra le Brigate Rosse, il cui principale arcinoto e dichiaratissimo nemico pubblico numero uno era proprio il Partito Comunista Italiano.

Le Br nascono perché il Pci, da Togliatti in poi, aveva fatto pace con l’idea della rivoluzione armata, preferendo la strada della democrazia parlamentare per far valere certi suoi temi cari. E difatti ci stava riuscendo, con percentuali da 33% e un dialogo sempre più fecondo con la Dc di Moro. Ecco, Aldo Moro. I P38 che si sono esibiti sul palco forse non sanno nemmeno che Moro fosse pronto, proprio in quei giorni, a presentare il primo governo della storia con ministri comunisti. Dettagli...