Disastro di Genova, i vigili del fuoco reggiani tra i soccorritori

I pompieri di Reggio hanno portato il loro aiuto, con i cani Cartier e Maya

l caposquadra dei vigili del fuoco Alberto Gazza, impegnato a Genova

l caposquadra dei vigili del fuoco Alberto Gazza, impegnato a Genova

Reggio Emilia, 15 agosto 2018 - "Solo chi è di Genova può capire quel che stiamo provando. Centinaia di volte in coda, completamente fermi su quel ponte che ora, incredibilimente e inspiegabilmente, non esiste più. Che Dio ci aiuti a superare tutto questo. Genova, rialziamoci come abbiamo sempre fatto". Rivolge un pensiero straziante alla sua città d’origine, Mattia Lombardo, mentre ancora, sulla foto del profilo facebook, indossa la maglia granata della Reggiana calcio, con la quale è sceso in campo fino a poco tempo fa, e sfoggia una tipica espressione del nostro dialetto, ‘Dai c’andom’.

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Lombardo è figlio di un altro noto calciatore, Attilio, ex giocatore della Nazionale e della Sampdoria. "Non so cosa dire, non so cosa scrivere – scrive ancora il ragazzo –. Sono in pensiero per tantissime persone... fatemi sapere, per favore", scrive poco prima di ricevere tante risposte e tanti like, a rassicurarlo in un abbraccio solidale per il disastro che ha sconvolto ieri la sua città, il crollo del ponte Morandi che ha creato almeno trentacinque morti e tanti feriti.

Un altro calciatore, l'ex portiere del Cagliari Davide Capello, si è miracolosamente salvato.

E la nostra città corre in soccorso di Genova. Da via Francia, dopo essere partito da Bologna, è decollato ieri mattina l’elicottero ‘Drago 60’ con a bordo tre vigili del fuoco abilitati per operare sul mezzo aereo: ha caricato unità cinofile della nostra città e di Modena. E dal comando di via Canalina è andata anche un’autoscala con due uomini. Reggio stava operando ieri nel capoluogo ligure con tre persone, un’autoscala, il cane-pompiere Cartier, il golden retriever già impegnato sul sisma dell’Italia centrale, condotto dal caposquadra Alberto Gazza, a cui si è aggiunta più tardi anche la seconda unità cinofila reggiana, la vigilessa del fuoco-labrador Maya.

"Siamo arrivati in elicottero a Genova alle 14.30. Stiamo lavorando con i cani nel greto del fiume. Abbiamo individuato persone dentro le auto e sotto le macerie. Non sappiamo se siano vive: poco dopo ci siamo spostati – raccontava ieri Gazza –. Lavoriamo tra mille difficoltà, tra spostamenti aerei e discese nel letto del torrente. Non mi era mai capitato un disastro simile. Ed è impressionante vedere la parte del ponte non crollata che ancora sovrasta gli edifici".

Anche il sindaco Luca Vecchi ha messo a disposizione le forze della città per i soccorsi alla Liguria : "La filiera della Protezione civile di Reggio, che comprende numerose associazioni di volontariato e dipendenti pubblici, in particolare della Polizia Municipale – scrive – sono e saranno a disposizione, qualora necessario, per portare gli aiuti richiesti". Pronte a partire anche le squadre del Soccorso Alpino e speleologico dell’Emilia Romagna. E pure il presidente della Provincia Giammaria Manghi scende in campo per Genova: "Vicinanza autentica e ogni forma di aiuto possibile, se utile".

 

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Il terrore dei testimoni oculari