
di Francesca Chilloni
Alluvioni e diga di Vetto, siluro politico dell’onorevole Gianluca Vinci (foto, FdI) alla Regione in occasione dell’incontro urgente convocato ieri a Bologna con i parlamentari sui danni degli eventi disastrosi dei giorni scorsi. "Mi rifiuto di partecipare a una riunione sulla conta dei danni quando la Regione continua a non mettere in sicurezza i territori: un esempio lampante è l’alluvione che ha colpito nel 2017 Lentigione di Brescello e che poteva essere evitata dalla creazione della diga. Non si parla mai di soluzioni; anzi, la Regione opta per soluzioni infrastrutturali che lasciano a rischio il nostro territorio", sbotta il deputato aggiungendo: "Proprio la Regione nella mia provincia porta avanti un progetto di diga che per limiti di dimensioni (solo 27 milioni di metri cubi) non è minimamente in grado di evitare future alluvioni. Ritengo utile che la Regione ci inviti a incontri per trovare le soluzioni e non per il conto postumo dei danni".
Vinci aggiunge che il progetto dell’invaso "prevedeva una apposita quota di laminazione delle acque pari a 30 milioni di metri cubi per impedire il verificarsi di alluvioni sull’Enza. Oggi, ben 6 anni dopo, la Regione a guida Pd sponsorizza un progetto da soli 27 milioni di mc, quando per la sola laminazione, quindi la messa in sicurezza, ne servirebbero 30 milioni".