Reggio Emilia, violenta una 17enne sul bus: autista condannato

"Palpeggiata più volte sulla tratta Castelnovo Monti-Reggio", il conducente dovrà scontare dieci mesi e risarcire la giovane vittima

Reggio Emilia, 18 dicembre 2022 - L’ha palpeggiata più volte sulle gambe, poi le ha chiesto di poterle toccare il seno. Abusi che sono costati una condanna di dieci mesi e dieci giorni ad un 46enne conducente di autobus per violenza sessuale aggravata nei confronti di una studentessa minorenne.

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La vicenda risale a fine maggio 2021 quando l’autista (residente a Parma, dipendente di una ditta subaffidataria di Seta) dopo essersi alternato alla guida su un bus del trasporto pubblico, sulla tratta extraurbana Castelnovo Monti-Reggio, all’altezza di Casina, si è avvicinata alla ragazza – oggi maggiorenne, ma minorenne all’epoca dei fatti – approfittando del fatto che sul pullman in quel momento non ci fosse nessun altro. E qui "con violenza, estrinsecatasi nella rapidità del gesto, costringeva la giovane a subire atti sessuali, consistiti in plurimi palpeggiamenti alle gambe, chiedendole poi di poterle toccare il seno", come si legge nel capo d’imputazione. Nel quale vi è contestata le aggravanti per aver commesso il fatto durante lo svolgimento di pubblico servizio, approfittando dell’assenza di altri passeggeri e ai danni di una minorenne".

La ragazzina, una volta arrivata a casa, ha raccontato tutto ai genitori. I quali non ci hanno pensato un solo secondo e hanno denunciato tutto ai carabinieri del comando compagnia di Castelnovo Monti. L’informativa è arrivata sul tavolo del sostituto procuratore Maria Rita Pantani che ha aperto il fascicolo d’inchiesta. Una volta concluse le indagini – che hanno incluso anche l’audizione protetta della minore, giudicata attendibile – la pm ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio.

L’autista ha scelto il rito abbreviato e giovedì scorso il processo è andato a sentenza. Il pm aveva chiesto due anni e due mesi di pena, mentre l’avvocato difensore Gentian Alimadhi del foro di Parma, aveva chiesto la derubricazione del reato in molestie. Il giudice del tribunale di Reggio, Andrea Rat non ha accolto l’istanza, ma ha sancito la lieve entità del fatto, condannando l’uomo a una pena di dieci mesi e dieci giorni. Oltre a fissare un risarcimento – quantificato in cinquemila euro – alla vittima.