Violenza di gruppo su una 15enne Nel ’branco’ parte lo scaricabarile

Chiuse le indagini preliminari: accusati tre compagni di classe, in due hanno già chiesto il rito abbreviato. I fatti risalgono al 28 gennaio, quando dopo una festa a base di alcol la ragazza disse di essere stata stuprata

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La Procura dei minori di Bologna ha chiuso le indagini preliminari nei confronti dei tre ragazzini accusati di aver abusato sessualmente di una loro compagna di classe di 15 anni. A loro è già stato notificato anche il decreto di giudizio immediato. In due hanno già avanzato una scelta difensiva, chiedendo il rito abbreviato: si tratta del 15enne arrestato in flagranza, e di un 14enne all’epoca dei fatti. Il 28 gennaio scorso i tre hanno saltato la scuola per uno sciopero e, dopo l’acquisto di alcolici, sono andati nella casa vuota del genitore del 15enne poi arrestato.

A quanto emerso, la giovane ha bevuto, raggiungendo, secondo quanto poi attestato all’ospedale, "un considerevole stato di ebbrezza". I tre ragazzi avrebbero approfittato di lei. Nel primo pomeriggio, alle 15.20, la ragazzina ha chiamato in aiuto la sorella, dicendole di essere stata stuprata da uno dei tre. Per il 15enne sono subito scattate le manette: nell’immediatezza aveva ammesso il rapporto sessuale, dicendo che lei era consenziente e che anche gli altri due amici avevano fatto sesso con lei. Assistito dall’avvocato Giacomo Fornaciari, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Gli altri due sono a piede libero. Tra i gravi indizi di colpevolezza ravvisati, ci sono anche le conversazioni nei telefonini sequestrati a due ragazzini. In una si scrive "Siamo nella m. fino al collo". Il 15enne arrestato, al quale si contesta la penetrazione completa, ha chiesto il rito che prevede lo sconto di un terzo in caso di condanna. Come gli altri due, deve rispondere di violenza sessuale aggravata dall’aver approfittato di una minorenne e delle sue condizioni alterate dall’alcol. Tra gli imputati si profila lo ‘scaricabarile’.

"La ragazza si ricordava solo di quanto avvenuto con l’ultimo ragazzo. Gli altri due se ne sono approfittati – dichiara il suo avvocato Giacomo Fornaciari –. Il mio assistito ha sempre collaborato raccontando tutto ciò che sapeva. E prendo atto del fatto che l’accusa formulata è identica per tutti e tre".

Un altro 15enne deve rispondere di una tentata penetrazione e di un altro atto sessuale: lui, assistito dagli avvocati Giulio Cesare Bonazzi e Simona Magnani, aveva respinto gli addebiti, raccontando ai giornalisti che, dopo una discussione per gelosia, avvenuta con un’altra ragazza presente in casa, era stato chiuso fuori dal balcone, mentre era avvenuto il rapporto sessuale tra la vittima e l’arrestato. La difesa fa sapere di aver chiesto l’accesso agli atti e che valuterà poi ulteriori mosse. Il terzo ragazzino, allora 14enne, è tutelato dall’avvocato Liborio Cataliotti: avrebbe approfittato della ragazzina con baci e un’altra pratica sessuale. Pure lui ha chiesto l’abbreviato, nel quale verrà discussa una memoria difensiva.

Alessandra Codeluppi