Reggio Emilia, violenza sulle donne: "Vittime in aumento"

I dati del tavolo interistituzionale: nel 2021 ne sono state accolte 352. "A maltrattare nel 77% del casi è un uomo, italiano e quasi sempre ex"

Reggio Emilia, 24 novembre 2022 - Aumentano le vittime, ma anche le loro richieste d’aiuto. Alla Casa delle donne-centro antiviolenza nel 2021 sono state accolte 352 donne di età compresa tra i 30 e i 49 anni, un incremento rispetto al 2020 in cui il numero delle vittime arrivava a 299. Lo stesso risultato compare nei dati dei servizi sociali politerritoriali e anche dai resoconti del pronto soccorso, che in successione testimoniano una crescita dei casi dal 2020 al 2021: da 226 a 239 e da 242 a 286. L’unica cosa a restare invariata è l’identikit del maltrattante: nel 77% dei casi si tratta di sono uomini italiani, per la maggior parte partner o ex partner della vittima.

 

I membri del Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne
I membri del Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne

"I numeri purtroppo sono aumentati, ma nell’ultimo anno abbiamo notato un nuovo aspetto: la maggior parte delle violenze dichiarate hanno avuto una durata inferiore a un anno. Questo vuol dire che, rispetto agli anni scorsi, le donne hanno maggior consapevolezza e decidono di denunciare prima" commenta Maria Stella D’Andrea, medico legale dell’Ausl di Reggio.

"Non possiamo dire di aver risolto ogni problema, ma si tratta di un piccolo risultato che testimonia l’efficienza di tutta la nostra rete di sostengno" chiosa Annalisa Rabitti, assessora a cultura e pari opportunità. A rappresentare i diversi enti e le associazioni di questa grande collaborazione: oltre alla D’Andrea, il prefetto di Reggio Iolanda Rolli, il questore Giuseppe Ferrari, la presidente di Nondasola Federica Riccò, Germana Corradini (dirigente dei servizi sociali del Comune), Giovanna Fava del forum donne giuriste. Parte dell’impegno del tavolo si concentra anche sulla campagna di sensibilizzazione, portata avanti con manifesti, laboratori, incontri e approfondimenti rivolti soprattutto alle scuole per coinvolgere i più giovani, ispirando quest’anno persino un video d’animazione sulla convenzione di Istanbul (il trattato internazionale della lotta alla violenza contro le donne).

"Anche noi abbiamo organizzato una campagna di divulgazione, ma permanente, affinché possa essere utile tutto l’anno ¬– chiosa il questore Giuseppe Ferrari – inoltre, per la ricorrenza del 25 novembre abbiamo previsto l’inaugurazione della ‘Sala audizioni protette’, un nuovo spazio allestito per accogliere le vittime". Il sistema pensato per offrire sostegno e protezione sotto ogni punto di vista si occupa di donne che subiscono violenze non solo psicologiche e fisiche ma anche economiche. "Si tratta di donne che nella stragrande maggioranza dei casi non sono indipendenti economicamente – commentano Fava e Riccò –. Così l’associazione affianca queste donne anche nella richiesta del reddito di libertà. Inoltre quest’anno abbiamo deciso di costituirci come parte civile davanti alla Corte d’Assise per l’omicidio di Cecilia Hàzana Loayza".